TURCHIA. Altri S400 per Ankara

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La Russia prevede di consegnare un altro lotto di sistemi missilistici terra-aria S-400 alla Turchia, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov questa settimana.

La Tass riporta che «questo tipo di cooperazione tra Russia e Turchia non dovrebbe essere una minaccia per nessun paese, soprattutto per la Grecia, perché il sistema non è offensivo, è difensivo (…) La Russia prevede di consegnare un altro lotto di sistemi missilistici S-400 alla Turchia», ha detto Peskov in un’intervista con il canale televisivo greco ANT1.

La Turchia ha concluso i suoi accordi S-400 con la Russia durante l’era Trump, riporta JP, quando la Turchia aveva una linea diretta con la Casa Bianca e i suoi lobbisti avevano più accesso all’alto livello dell’amministrazione statunitense. L’amministrazione statunitense sotto Trump ha dato potere alla Turchia e ha sostenuto tranquillamente il suo ruolo in Siria, e il suo sostegno agli estremisti.

Questo ha portato Ankara a sentire di avere carta bianca per comprare S-400 e minacciare altri paesi. Ora la Turchia, l’Iran, la Russia e la Cina stanno lavorando più strettamente insieme su vari dossier, tutti destinati a “sfidare” gli Stati Uniti. «Sappiamo tutti che agli Stati Uniti piace fare questo gioco di sanzioni, anche se sappiamo che non hanno mai raggiunto i loro obiettivi. Non sono mai riusciti a far cambiare punto di vista a un solo paese. Ma la nostra politica è di essere aperti alla cooperazione con vari paesi, specialmente con i nostri partner. Questo tipo di cooperazione tra Russia e Turchia non dovrebbe essere una minaccia per nessun paese, specialmente per la Grecia, perché il sistema non è offensivo, è difensivo. 100% difensivo», ha detto Peskov.

Questo avviene nel mezzo di un incontro di pianificazione tra il presidente russo Vladimir Putin e il primo Ministro greco Kyriakos Mitsotakis a Sochi. La Russia ha anche tensioni con l’Ucraina e il presidente americano Joe Biden ha parlato con Putin questa settimana. La Turchia ha venduto all’Ucraina dei droni armati, cosa che ha fatto infuriare Mosca. La Russia preferisce bilanciare le relazioni con numerosi paesi, tra cui Grecia, Israele e Turchia.

La Tass nota che «Mosca e Ankara hanno siglato un accordo [S-400] nel 2017 sulla consegna del sistema di difesa aerea S-400 di fabbricazione russa alla Turchia, rendendola così il primo membro della NATO ad acquistare questo sistema missilistico di difesa aerea dalla Russia (…) la Turchia non ha ceduto alle pressioni degli Stati Uniti e ha detto che avrebbe tenuto il sistema S-400. Washington ha risposto escludendo Ankara dal programma statunitense di sviluppo del cacciabombardiere di quinta generazione F-35».

La Turchia e la Russia vogliono un’ulteriore cooperazione militare; resta da vedere come bilanceranno i contatti militari e di difesa congiunti, i gasdotti come TurkStream, così come le relazioni della Turchia con l’Ucraina.

Antonio Albanese