YEMEN. Armi USA ad Aden, senza l’assenso del Congresso

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In un video ripreso di nascosto il 29 ottobre al porto di Aden, si possono vedere una serie di armamenti Usa, come i veicoli corazzati Oshkosh. Simile hardware militare è attualmente al centro di un contrasto tra il parlamento americano e l’Amministrazione Trump.

Aden è controllata dalla coalizione guidata dall’Arabia Saudita nello Yemen, i cui principali partner continuano a spedire armi di fabbricazione americana nel paese nonostante l’indignazione bipartisan del Congresso per il modo per l’appoggio degli Stati Uniti a Riyadh nel conflitto. 

Il filmato mostra lo scarico di una serie di armi fabbricate negli Stati Uniti, girato illegalmente sul luogo di scarico, riporta Cnn; la segretezza circonda il flusso di armi dirette al conflitto dello Yemen che al 31 ottobre ha ucciso più di 100.000 persone dal 2015, secondo i darti dell’Armed Conflict Location & Event Data Project. A febbraio 2019, sempre la Cnn ha rivelato che l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti avevano trasferito armi di fabbricazione americana a gruppi combattenti legati ad al Qaeda, milizie salafite e altre fazioni dello Yemen, in violazione dei loro accordi con Washington.

Oshkosh Defense, il produttore di uno dei veicoli corazzati visti nell’ultima spedizione, ha detto che l’azienda rispetta le regole imposte dal governo Usa sull’esportazioni di armamenti; a ottobre l’emittente Usa ha rivelato che blindati statunitensi erano stati distribuiti, in contravvenzione al commercio di armi, a gruppi di miliziani, compresi i separatisti sostenuti dagli Emirati Arabi Uniti. I separatisti li stavano usando nella lotta contro le forze governative, che sono anche armate con armi americane.

Il Pentagono ha avviato una propria indagine, in collaborazione con il Dipartimento di Stato, sul trasferimento non autorizzato di armi statunitensi nello Yemen, ancora oggi aperto. 

I legislatori statunitensi hanno vietato la vendita di armi a Riyadh e Abu Dhabi, passando la War Powers Resolution contro un presidente in carica per la prima volta nel tentativo di porre fine al sostegno militare degli Stati Uniti alla coalizione guidata dai sauditi nello Yemen, e hanno anche cercato di sanzionare i sauditi per il presunto assassinio del giornalista Jamal Khashoggi. 

Trump ha più volte usato diritto di veto su questo tema e alla fine di luglio lo ha fatto per bloccare tre risoluzioni del Congresso che vietavano la vendita di armi per 8,1 miliardi di dollari in vari paesi, tra cui l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. Il Presidente ha sostenuto che è necessario mantenere il flusso di armi ai due alleati statunitensi, citando questioni di sicurezza nazionale e i timori di un’aggressione iraniana.

Luigi Medici