Retroscena della vicenda Musharraf

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PAKISTAN – Rawalpindi. 03/01/14. L’ex dittatore militare del Pakistan, Pervez Musharraf è stato ricoverato in ospedale ieri per problemi al cuore. A darne notizia la testata del Qatar, The Peninsula Qatar.

Il Settantenne era stato convocato dal tribunale speciale a Islamabad dopo che per due sessioni del processo non si era presentato per minacce alla sua persona. Jan Mohammad alto funzionario di polizia, ha detto alla corte che Musharraf è ammalato, “problemi al cuore”.

L’ex presidente sta facendo accertamenti presso l’Istituto delle Forze Armate di Cardiologia a Rawalpindi, città presidio al confine con Islamabad.

Un aiutante dell’ex generale ha detto che l’uomo non gode di buona salute. Il suo portavoce Raza Bokhari ha detto in un comunicato inviato via email, che Musharraf era cosciente e “orientato nel tempo e nello spazio” ed è stato oggetto di esame da parte dei medici militari.

Le udienze sono state sospese fino a lunedì nel frattempo la corte deciderà se Musharraf potrà restare in contumacia o dovrà presenziare le sessioni del processo.

E mentre il processo ha subito una battuta d’arresto, c’è chi dice, (una fonte vicina all’ex governatore) che vi siano in corso delle trattative per mandare in esilio Musharraf fuori dal Pakistan. Questo per evitare scontri tra il Governo, che ha accusato l’ex premier e le Forze Armate che ancora lo sostengono. Musharraf in merito ha già fatto sapere che non vuole andarsene. Musharraf è il primo ex capo dell’esercito del Pakistan ad essere messo sotto processo. Ed è proprio “la vergogna” che spingerebbe le Forze Armate contro il Governo, e quest’ultimo a cercare un accordo segreto, anche se il primo ministro Nawaz Sharif ha più volte detto che non avrebbe acconsentito a lasiare libero Musharraf, attualmente sprovvisto di documenti, tantomeno a farlo espatriare prima della fine del processo.

Secondo gli avvocati dell’ex generale, Sharif era l’uomo Musharraf estromesso dal potere nel 1999 con il colpo di stato e quindi le accuse non sarebbero altro che il tentativo di regolare vecchi conti attraverso i tribunali.
Alcuni analisti, invece sostengono che il Governo stia usando il processo a Musharraf per distogliere l’attenzione sulla questione sempre più sanguinosa dei talebani, che in Pakistan hanno trovato terreno fertile, la questione della carenza di gas e di energia elettrica che paralizza il paese e un’economia vacillante.

Al momento i legali di Musharraf hanno accusato il governo di intimidazioni e minacce di morte nei loro confronti. Le accuse di tradimento sono l’ultimo di una serie di cause penali affrontati da Musharraf da quando è tornato in Pakistan nel tentativo sventato di correre per le elezioni generali dello scorso maggio. Tra i capi di imputazioni contro l’ex generale quello dell’omicidio per l’assassinio ell’ex primo ministro Benazir Bhutto, del 2007.

La vicenda Musharraf e il possibile accordo per l’equilibrio civile -militare è sotto osservazione da parte di Stati Uniti e la Nato impegnati e preoccupati per via anche della questione Afghanistan.