VENEZUELA. Citgo resta a Houston e PDVSA fissa l’obiettivo 2018

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Citgo Petroleum ha detto che manterrà la sua sede centrale a Houston, bloccando così le speculazioni di un suo eventuale spostamento nei Caraibi.

La società ha confermato che intende mantenere la sua sede a Houston dopo che il suo nuovo presidente e Ceo, Asdrúbal Chávez, cugino del defunto presidente venezuelano Hugo Chávez, è arrivato a Houston la settimana scorsa per partecipare ai suoi primi incontri, riporta Mrt

Inoltre, il ministro del petrolio venezuelano, Manuel Quevedo, ha detto, il 14 gennaio, che il paese attualmente produce 1,9 milioni di barili al giorno e prevede di chiudere il 2018 vicino alla cifra di 2,5 bpd. Quevedo, in un’intervista sul canale Televen, ha indicato che dopo aver raggiunto il “minimo storico” di produzione di 1,5 mb nel 2017, ha aggiunto che «siamo già vicini di nuovo a 1,9 mb».

Il presidente della Pdvsa ha detto che il 2018 registrerà un “recupero” nel 2018, aggiungendo che Nicolás Maduro ha fissato l’obiettivo di circa 2,5 mb di produzione quest’anno.

Quevedo ha sostenuto che la sua politica 2018 si concentrerà, oltre che sull’aumento della produzione, nella lotta alla corruzione, sul rafforzamento del sistema di raffinazione nazionale, sull’industria petrolchimica e sul mercato interno, nonché sull’incoraggiamento delle esportazioni. Il presidente Pdvsa ha sottolineato che il 49% delle esportazioni di petrolio va in Asia, il 31% in Nord America, il 10% nei Caraibi, il 5% in Europa e il 5% in “altri mercati”.

Su questa percentuale di petrolio che va verso Nord, Quevedo ha detto di non capire perché il governo Usa «attacca l’industria petrolifera venezuelana che è una fonte sicura di approvvigionamento». Il governo degli Stati Uniti ha approvato delle sanzioni finanziarie lo scorso agosto contro il governo venezuelano e la Pdvsa, che proibisce alle compagnie statunitensi di negoziare i nuovi debiti emessi dallo stato venezuelano e dalla sua compagnia petrolifera statale.

Pdvsa, inoltre, è stata dichiarata in default per i pagamenti da diverse agenzie finanziarie internazionali a causa dei suoi ritardi nel pagamento delle scadenze di alcune delle sue obbligazioni, fatto che Caracas attribuisce alle sanzioni di Washington.

Graziella Giangiulio