VENEZUELA. Maduro mette un Chavez alla guida di CITGO 

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I sei dirigenti Citgo, tutti cittadini statunitensi, che il Venezuela ha arrestato in una indagine anticorruzione saranno processati come traditori, ha detto il presidente Nicolas Maduro. 

Il Presidente di Citgo, Jose Pereira e altri cinque dirigenti sono stati arrestati all’inizio di questa settimana, in occasione di un evento tenutosi a Caracas.

Cinque di questi sono cittadini statunitensi che hanno la doppia cittadinanza statunitense e veneziana; Pereira ha un permesso di soggiorno permanente degli Stati Uniti.

Le autorità statunitensi hanno chiesto che i suoi cittadini siano rilasciati, ma Maduro ha rifiutato, dicendo: «Queste persone sono nate in Venezuela, sono venezuelane e saranno giudicate poiché corrotti, ladri traditori», riporta Oilprice.

Secondo l’opposizione, gli arresti non riguardano la corruzione, ma lotte intestine nel partito comunista e il tentativo del governo di mettere le mani su società redditizie per ricostruire il proprio bilancio. Quest’ultimo sviluppo è destinato ad approfondire ulteriormente il dissidio tra Caracas e Washington.

Il presidente Maduro ha quindi nominato il cugino del defunto Hugo Chavez, Asdrubal Chavez (nella foto a sinistra), come nuovo vertice della Citgo che appartiene alla società di stato Pdvsa. Gli arresti, e la nomina di Asdrubal Chavez che ha guidato il ministero del Petrolio del Venezuela tra il 2014 e il 2015, fanno parte di una “crociata” dichiarata contro la criminalità organizzata che è stata avviata dal nuovo procuratore generale del Venezuela, Tarek William Saab, che ha assunto l’incarico nel mese di agosto. Recentemente, Saab ha dichiarato di aver scoperto un accordo del valore di circa 4 miliardi di dollari, in cui Citgo è stato usato come garanzia, un accordo, per lui, dannoso per il Venezuela.

Il Venezuela ha smesso di pagare i suoi debiti all’ inizio di questo mese, e la sua produzione petrolifera sta diminuendo a causa della mancanza di fondi per la manutenzione dei campi e delle infrastrutture. Tuttavia, il Venezuela potrebbe aver trovato un sostituto di almeno una parte dei suoi introiti petroliferi perduti: le esportazioni di gas naturale. Reuters riporta che Pdvsa sta trattando con Colombia, Trinidad e Tobago, e Aruba, per spedirgli gas naturale le  cui abbonanti riserve di gas sono state trascurate finora a favore del petrolio.

Graziella Giangiulio