TURCHIA. Lira a picco con la sconfitta di Erdogan

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La lira turca si è indebolita di oltre il 2% il 2 aprile, raggiungendo in breve tempo il valore di 5,6125 contro il dollaro, dopo che gli Stati Uniti hanno interrotto la consegna in Turchia delle attrezzature relative ai caccia F-35. Alle 09:29 Gmt, la lira si è attestata a 5,5570 contro la valuta statunitense, rispetto alla chiusura del primo aprile di 5,4913.

Stando a Reuters, la lira è stata resa altamente volatile dalle incerte conseguenze delle elezioni amministrative turche, indebolendosi già del 2,5 per cento il 1° aprile arrivando a 5,7 contro il dollaro prima di recuperare terreno.

L’Akp ha detto che farà ricorso a causa dei voti non validi ad Ankara e Istanbul, dove i candidati del Chp sembrano avere un margine ristretto di vantaggio rispetto ai candidati Akp. Il presidente dell’Ysk, la Commissione elettorale suprema, Sadi Güven ha detto il 2 aprile che le elezioni sono state completate e i risultati provvisori sono stati condivisi con i partiti politici. Güven ha confermato che il processo di appello è iniziato il 1 aprile e terminava il 2 aprile: ad Istanbul Ekrem Imamoglu del Chp era sopra all’Akp di  circa 25.000 voti, ma l’Akp ha detto che stava presentando le sue obiezioni ai risultati, riporta il Daily Sabah. 

Il disaccordo sul F-35 è l’ultimo di una serie di controversie diplomatiche tra gli Stati Uniti e la Turchia, tra cui le richieste turche che gli Stati Uniti estradino il chierico islamico Fethullah Gulen, le differenze sulla politica mediorientale e la guerra in Siria, e le sanzioni contro l’Iran. I funzionari degli Stati Uniti hanno detto ai loro omologhi turchi che non riceveranno ulteriori spedizioni di attrezzature correlate e necessarie per preparare l’arrivo dei caccia stealth F-35.

La decisione di Washington di bloccare la consegna del caccia arriva tra i timori negli Stati Uniti e altri alleati della Nato, che il radar sul sistema missilistico russo S-400 imparerà come individuare e monitorare il F-35, rendendolo meno in grado di eludere le armi russe.

La lira è finita quindi sotto pressione perché ora l’attenzione è tornata sui problemi strutturali per l’economia turca; l’aumento del disavanzo delle partite correnti potrebbe aggravare la recessione economica della Turchia attraverso un ulteriore deprezzamento della valuta, con conseguente aumento dell’inflazione e dei costi dei prestiti. 

Luigi Medici