Doha torna rientra nell’arena siriana

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QATAR – Doha. 05/11/2013. Il ministro degli Esteri del Qatar, Khalid al-Attiya ha recentemente tenuto una serie di incontri con rappresentanti turchi a Istanbul per incrementare il sostegno all’opposizione siriana e alle sue posizioni in merito a Ginevra II.

Il quotidiano saudita al-Sharq al-Awsat ha pubblicato la notizia, il 4 novembre, secondo cui il ministro del Qatar oltre a tentare di stipulare un accordo con la Turchia sulla Siria, abbia anche tenuto incontri con i principali gruppi militanti Takfiri in lotta per rovesciare il governo siriano. I leader di gruppi attivi in quasi tutta la Siria, tra cui quelli di Aleppo, Idlib, Latakia, Homs e Hama, erano presenti alle riunioni con i funzionari del Qatar, in questi incontrino hanno preso parte  Tuttavia, l’incontro con i gruppi Takfiri non ha incluso lo Stato islamico dell’Iraq, affiliato ad al Qaeda, e al- Nusra. Secondo il giornale, motivo dell’incontro era la decisione di separarsi dall’Esercito siriano libero e formare una nuova forza armata. Nell’articolo, i gruppi militanti hanno incontrato al-Attiya allo scopo di fare ulteriori modifiche nella nuova leadership dell’opposizione siriana. Il ministro degli Esteri qatarino ha anche incontrato il leader dei Fratelli musulmani di Siria, Mohammad Riad al-Shaqfeh, nella stesa città invitandolo a rafforzare i legami e la cooperazione con altri gruppi di più per rovesciare il governo siriano. La due giorni di incontri non si è conclusa con una posizione unitaria, perché, i gruppi Takfiri volevano una maggiore rappresentanza nel Consiglio nazionale siriano, rappresenta centinaia di gruppi armati che combattono in Siria e pretendevano che il Qatar garantisse la formazione di un califfato dopo la rimozione del governo Assad. Stando a quanto riporta il giornale, Al-Attiye avrebbe detto che il suo paese si impegna sì ad aiutarli, ma non fino a questo punto. La separazione dei gruppi Takfiri dall’Esercito siriano libero si inserisce e testimonia le profonde divisioni dell’opposizione siriana sostenuta da Stati stranieri. Dopo mesi di relativa minore attività sulla Siria, seguita alla successione al trono del Qatar, sembra che Doha stia riprendendo il suo ruolo come uno dei più grandi sostenitori e “investitori” della guerra in Siria.