Negoziatore talebano arrestato in UAE

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AFGHANISTAN – Kabul 17/04/2014. Un leader talebano, negoziatore ai colloqui di pace, è stato posto agli arresti domiciliari negli Emirati Arabi Uniti, il 17 aprile.

Questo arresto ha inflitto un duro colpo agli sforzi del presidente Hamid Karzai di far ripartire il processo di pace afgano prima di lasciare l’incarico. Agha Jan Mutassim (in apertura), ministro delle Finanze durante il regime talebano (1996-2001), è scomparso da più di una settimana, secondo il governo afgano, dopo aver organizzato un incontro a Dubai tra i funzionari afgani e i talebani a febbraio 2014.
«Mutassim (…) uno dei principali leader talebani e che hanno sostenuto l’iniziativa di pace afgana, è stato messo agli arresti domiciliari negli Emirati Arabi Uniti, dove ha vissuto», lo rende noto l’Alto Consiglio per la Pace Afgano, organismo formato da Karzai a impegnarsi nei colloqui di pace con i talebani. «Il governo afgano ha fatto richiesta alle autorità degli Emirati Arabi Uniti di abolire tutte le restrizioni», si legge nel comunicato.
La notizia è stata confermata da altre fonti, riporta The Daily Star, quotidiano libanese: Mutassim è agli arresti domiciliari e gli Emirati Arabi Uniti stanno prendendo in considerazione di trasferirlo in Afghanistan.
Non è stato detto perché Mutassim sia stato arrestato, o chi fosse dietro il suo arresto; d’altro canto le autorità degli Emirati Arabi Uniti hanno rifiutato di commentare.
L’Amministrazione Karzai, nei suoi ultimi mesi, ha cercato di ravvivare il dialogo con i pasthun talebani, dopo le frizioni tra questi ultimi e Kabul per
la volontà della leadership talebana di parlare solo con funzionari occidentali o arabi.
La Reuters, ricorda che a marzo 2014, Mutassim aveva portato a 16 il numero dei talebani di “alto rango” a Dubai, per parlare con i funzionari afgani.
Pochi dettagli sono emersi fino ad ora sui colloqui e pochi progressi si crede siano stati fatti.
La leadership talebana ha sconfessato le proposte di pace portate da Mutassim e ha detto di non aver autorizzato alcun colloquio di pace con rappresentanti del governo afgano; aggiungendo che Mutassim non rappresentava il movimento. Al contrario per le autorità afgane e quelle occidentali, Mutassim rimane una figura influente, capace di attirare altri anziani del gruppo nel processo di pace. Alle elezioni del 5 aprile non c’è stato nessun vincitore assoluto, il che comporterebbe un ballottaggio tra l’ex ministro degli Esteri Abdullah e l’ex funzionario della Banca Mondiale ed ex ministro delle Finanze, Ashraf Ghani. I risultati finali sono attesi per il 14 maggio, con un secondo turno, se necessario, a fine maggio.