Riapre l’ambasciata russa a Tripoli

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RUSSIA – Mosca 02/12/2013. L’ambasciata russa a Tripoli, evacuata dopo un attacco all’inizio di ottobre, è pronta a riprendere il suo lavoro a dicembre. La notizia è stata data da fonti diplomatiche russe e libiche.

«Stiamo aspettando che i visti siano rilasciati per i nostri dipendenti. Siamo pronti a tornare per l’8 dicembre, se tre dei nostri dipendenti ottenessero in tempo i visti. Senza di loro non possiamo tornare», ha detto Leonid Frolov, diplomatico dell’ambasciata russa, ripreso dalla Ria Novosti.

Il ministro degli Esteri libico Mohamed Abdelaziz (nella foto), in un’intervista con Voce della Russia, ha detto che il suo ministero è «pronto per il ritorno dell’Ambasciata russa in Libia»

«Speriamo che la squadra di diplomatici russi torni in Libia il più presto possibile in modo che possiamo ripristinare e rafforzare i nostri legami  (…) Stiamo avendo intense consultazioni con il governo russo, soprattutto con il ministero degli Esteri, sul ritorno dell’ambasciata di Libia. Ci hanno detto che è stata presa la decisione sul suo ritorno». Il 2 ottobre un gruppo di sconosciuti aveva tentato di entrare nel palazzo, ma dopo uno scontro a fuoco era fuggito lasciando sul terreno due feriti gravi e due morti.

L’ambasciatore della Russia in Libia, Ivan Molotkov, ha detto ai giornalisti che gli aggressori erano «armati fino ai denti» e hanno aperto un «fuoco indiscriminato», contro le finestre, dell’ambasciata. Il giorno seguente, la Russia aveva evacuato tutto il personale dell’ambasciata e delle loro famiglie (52 persone), in Tunisia. I ministeri degli Esteri della Libia e della Russia hanno detto che probabilmente l’attacco era stato motivato dall’omicidio, avvenuto il primo ottobre, di un ufficiale dell’aeronautica militare libica perpetrato forse da una donna russa, rietnutaun agente dei servizi di Mosca. Secondo la polizia libica all’epoca dei fatti, amici e parenti della vittima avevano attaccato l’ambasciata per vendetta.