COREA DEL NORD. “Non mettete il Thaad o vi aspetta la cenere nucleare”

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«Gli Stati Uniti stanno impazzendo in sanzioni e minacce militari per la Rpdc, esasperati dai suoi passi costanti per rafforzare la propria forza nucleare». Così apre un editoriale sul Rodong Sinmun il 20 giugno, che denuncia la sudditanza di Seul agli Usa. 

«Sono gli Usa che hanno spinto la Rpdc ad accedere al nucleare e le sue sanzioni e la pressione militare non ci faranno mai smantellare il nostro nucleare. Le sanzioni degli Stati Uniti e la pressione militare precipiteranno gli Usa verso la loro miserabile fine. Non importa quanto disperatamente gli Stati Uniti stringano le sanzioni e la pressione militare, la Rpdc reagirà con un colpo più forte che porterà una sofferenza amara (…) gli Stati Uniti, affronteranno senza pietà il nostro attacco di ritorsione perché (….) la Rpdc manterrà fissa la barra  (…) rafforzando la sua forza nucleare». 

Il regime di Kim Jong un poi passa a colpire Seul in un articolo del quotidiano del partito rigoverno a Pyongyang, ripreso da Kcna, in cui si condannano le pressioni Usa per il Thaad e la sottomissione politica del governo sudcoreano: «Oltre al Dipartimento di Stato, il Dipartimento della Difesa e il Congresso e i media degli Stati Uniti e anche Trump stanno minacciando e ricattando le autorità sudcoreane per consentire il dispiego del Thaad: «Non è altro che un tentativo sinistro per riavere l’egemonia strategica in Asia-Pacifico e trasformare la penisola coreana in un teatro di guerra nucleare. È un insopportabile insulto al popolo sud-coreano che si oppone al Thaad. Gli Usa giustificano il dispiegamento del Thaad descrivendolo come una misura per far fronte alla “minaccia nucleare e missilistica dal Nord”, ma è poco più di un sofismo impudente per coprire la loro vera natura di ladri. La situazione attuale dimostra chiaramente che gli Usa sono il nemico della nazione coreana in quanto non si fanno scrupolo di portare tutta la penisola coreana al disastro nucleare, sacrificando il popolo sudcoreano. Quello che è più intollerabile è l’atteggiamento delle autorità sud-coreane in quanto si stanno comportando scioccamente sotto la pressione degli Stati Uniti».

Dopo l’inizio del governo Moon, la Corea del Nord ha annunciato la sua posizione sul rapporto con il Sud per la prima volta con una dichiarazione del Comitato per la Riunificazione pacifica della patria, Cprf. Nella dichiarazione, ripresa dal Daily Nk, la Corea del Nord ha sottolineato l’unità del popolo coreano, dicendo: «Il governo sudcoreano dovrebbe decidere se seguire ciecamente le forze straniere attraverso l’alleanza Usa-Corea del Sud o essere autonomo e tornare insieme come popolo coreano (…) Se il governo Moon rappresentasse veramente il sentimento pubblico dovrebbe abbandonare i vecchi errori nel fare alleanze con gli stranieri. È intollerabile che il governo Moon alluda ad un miglioramento dei rapporti perseguendo contemporaneamente sanzioni e pressioni, insieme al dialogo e all’intervento».

Da una parte, la Corea del Nord sembra seguire la sua tipica strategia di tentativo di avere la meglio in un futuro vertice inter-coreano, ma d’altra parte sembra anche cercare di persuadere il governo Moon per migliorare le relazioni inter-coreane accettando il suo sviluppo di armi nucleari. Ma il fatto che Pyongyang costringa il governo di Seul a scegliere da che parte stare potrebbe essere un segnale secondo cui il regime ha maggiori aspettative dal governo Moon rispetto al precedente governo Park.

Poterebbe rivelarsi comunque un errore di calcolo commesso da Pyongyang nel valutare le precedenti prese di posizione politiche di Moon.

Antonio Albanese