CINA. Si apre la guerra dei social con gli USA: Weibo vs Twitter

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L’uso dei social media contagia la nomeclatura cinese. Lu Kang, portavoce del ministero degli Esteri cinese, noto agli altari per le sue risposte ai tweet di Trump,  ha fatto il suo debutto su Weibo, una delle più grandi piattaforme di social media di Pechino, per connettersi meglio con i cinesi più giovani. Lu Kang è entrato su Weibo, dieci anni dopo che il sito di microblogging ha iniziato a funzionare. Lo sforzo di utilizzare i social media per promuovere la linea ufficiale del governo arriva in mezzo al crescente confronto con gli Stati Uniti, riporta Scmp.

A dicembre 2018, un comunicato del governo cinese, il Consiglio di Stato, aveva detto che il governo mirava a stabilire un sistema coordinato di nuovi media che avrebbe semplificato il rilascio di informazioni ufficiali, diffuso la voce del partito e del governo, e rafforzato l’interazione tra il governo e il popolo, attraverso 178.700 account social degli uffici del governo cinese.

Il 20 maggio, Lu Kang ha annunciato l’apertura ufficiale dell’account Weibo del Ministero in un video clip di 10 secondi. Dopo un giorno, il post ha ricevuto 7,9 milioni di click e 530.000 follower. Molte delle risposte più entusiastiche sono arrivate da altri account ufficiali, compresi quelli dell’emittente statale CCTV e del People’s Daily del Partito Comunista.

I funzionari di partito stanno cercando quindi di rivedere il loro uso dei social media per connettersi meglio con i millennial e tenere sotto controllo il malcontento dell’opinione pubblica durante il rallentamento della crescita economica; il nuovo account Weibo del ministero degli Esteri è stato creato dieci anni dopo il sito, l’equivalente cinese di Twitter, lanciato nel 2009.

Finora la sua unica presenza sulla piattaforma proveniva dal suo ufficio affari pubblici, che si limitava a elencare gli impegni ufficiali con i governi e i funzionari stranieri.

L’anno scorso il Ministero ha aperto un account su WeChat, la piattaforma di social media e messaggistica più popolare del paese, che utilizza per condividere le notizie del Ministero. In un post sui social media di martedì, il People’s Daily ha detto che il ministero degli Esteri utilizzerà il nuovo account per spiegare le posizioni della Cina sui principali eventi mondiali, con uno stile «da grande potenza».

Per diversi anni Twitter, bloccato in Cina, è stato usato da molti governi e politici stranieri – in particolare Trump – come una delle principali piattaforme per diffondere il loro messaggio; il nuovo account del ministero degli Esteri riflette «una burocrazia che si sta svegliando molto tempo dopo di quanto avrebbe dovuto fare  (…) Naturalmente, è davvero, davvero importante ….. comunicare sempre di più la politica estera cinese al pubblico nazionale (…) devono raccontare la storia cinese anche all’interno della Cina», riporta Scmp. 

La critica smorzata delle violazioni dei diritti umani nello Xinjiang, la guerra commerciale statunitense e la reazione internazionale contro Huawei  hanno finalmente portato a casa la necessità di plasmare l’opinione pubblica sulle questioni di politica estera in modo più attivo (…) aprire un account Weibo ora è più un segno di disagio, se non di debolezza, piuttosto che di fiducia e forza».

Graziella Giangiulio