BALCANI. Christchurch chiama Novi Grad. Minacce di morte contro gli imam in Bosnia

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Interni

CROAZIA
I leader dell’Alleanza dei sindacati croati indipendenti (SSSH), dei sindacati croati indipendenti (NHS) e dei sindacati MHS Mladen Novosel, Kresimir Sever e Vilim Ribic hanno annunciato per il 27 aprile il lancio dell’iniziativa referendaria “67 è troppo”. L’obiettivo è di cambiare le rigide condizioni per il pensionamento. Entro l’11 maggio ci sarà una raccolta firme per indire un referendum. I sindacati hanno presentato un testo in cui stabiliscono otto proposte, tra cui il diritto di andare in pensione con 65 anni di età e 15 anni di servizio, e il pensionamento anticipato con 60 anni di età e 35 anni di impiego.

BOSNIA
Il presidente della Bosnia-Erzegovina, Milorad Dodik, ha dichiarato, in occasione del pronunciamento del verdetto finale su Radovan Karadzic in programma per il 20 marzo, che nella Repubblica serba di Bosnia ed Erzegovina è opinione comune che il Tribunale dell’Aja non sia equo, non conforme alla legge e non funzionale alla riconciliazione nazionale. L’affermazione è stata ripresa dal presidente della Repubblica Serba di Bosnia Erzegovina, Zeljko Cvijanovic. L’imam di Novi Grad, Efendija Emir Nuhić, ha ricevuto nuove minacce di morte sulla pagina Facebook della comunità “Jamaat Blagaj” in cui un individuo a lui sconosciuto, Danel Rajkovic, ha insultato lui e Allah con la frase: “Un coltello, un filo, Srebrenica”. Dopo un secondo messaggio, in cui veniva minacciata in modo macabro e blasfemo la sua famiglia, l’imam ha immediatamente informato dell’accaduto la polizia e le istituzioni competenti della comunità islamica.

MONTENEGRO
L’ONG “Rete per l’affermazione del settore non governativo” (MANS) ha dichiarato d’aver intentato una causa al tribunale amministrativo del Montenegro. Il caso riguarda l’Agenzia per la prevenzione della corruzione (ASA) che si è rifiutata di sanzionare il presidente del parlamento del Montenegro, Ivan Brajović, perché incompetente a trattare eventi antecedenti alla sua fondazione del 2016. Nel mese di febbraio è stato rivelato che Ivan Brajovic nel 2013 aveva venduto un terreno al comune di Danilovgrad per 150.000 euro, fatto mai segnalato alla Commissione per la prevenzione dei conflitti di interesse, nonostante un chiaro obbligo di legge che egli aveva nel denunciare un aumento nelle proprietà superiore a 5 mila euro, in quanto ministro dei trasporti e degli affari marittimi.

KOSOVO
Il direttore dell’Ufficio per il Kosovo e Metohija (KiM) Marko Djuric ha affermato che i motivi principali dell’aggressione della NATO contro la Jugoslavia nel 1999 era di far sparire i serbi dal KiM, di sequestrare il territorio della Serbia e farlo annettere da alcuni dei paesi confinanti; ma tale obiettivo non è stato e non sarà mai realizzato. Alla conferenza sul progetto dell’ambasciata britannica per il reclutamento di posizioni dirigenziali nel servizio civile e nelle istituzioni indipendenti, il primo ministro della Repubblica del Kosovo, Ramush Haradinaj, ha affermato che il partenariato con la Gran Bretagna ha fermato il nepotismo in Kosovo, consentendo il ritorno della fiducia dei cittadini verso la politica. Haradinaj ha annunciato che nell’occasione sono state assegnate in collaborazione con l’ambasciata britannica 44 posizioni dirigenziali, secondo criteri di competenza e meritocrazia.

ALBANIA
Il leader del Partito democratico Lulzim Basha, attraverso un post su Facebook, ha scritto che «nessun procedimento penale impedisce al suo partito e ai cittadini di adempiere alla missione per un’Albania a modello europeo. Secondo questi, inoltre, l’utilizzo di miliziani e soldati con la polizia indica l’inizio del conto alla rovescia per il Primo ministro Edi Rama, la cui repressione dei cittadini e degli avversari politici è la caratteristica più evidente di un regime “arrivato al potere con l’aiuto di bande criminali avverse al popolo».

MACEDONIA DEL NORD
Il primo Ministro Zoran Zaev sostiene che il Parlamento e il presidente Gjorge Ivanov hanno terminato con le amnistie; replicando ad un giornalista che ha chiesto se sarà concessa un’altra amnistia nell’ambito delle indagini condotte dall’Ufficio Pubblico della Procura (SLO) contro funzionari, in pensione e in attività, del Partito Democratico per l’Unità Nazionale Macedone (VMRO-DPMNE) e dell’Unione Democratica per l’Integrazione (DUI).

 

Politica Estera

CROAZIA
Il 16 marzo a Essen il primo Ministro Andrej Plenković ha ricevuto il premio “Steiger”, durante una visita alla fiera del vino di Düsseldorf. Nel colloquio con il primo Ministro del Nord Reno-Westfalia Armin Laschet, Plenkovic lo ha invitato a visitare la Croazia e ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra il suo paese e la Germania. Alla fine della visita, Plenkovic ha espresso soddisfazione per i colloqui con i rappresentanti della comunità croata del Nord Reno-Westfalia, composta da circa 60.000 persone.

MONTENEGRO
Il presidente montenegrino Milo Djukanovic è a Berlino su invito del presidente Steinmeier, e ha tenuto una conferenza presso la Società tedesca per la politica estera (DGAP) dal titolo “La prospettiva politica dei Balcani: il Montenegro e le sue relazioni con l’Europa nel 2019”. Qui ha affermato l’importanza del ruolo europeo nelle questioni politiche della regione e ha ricordato il percorso del Montenegro in ambito internazionale: dall’adesione all’Organizzazione mondiale del commercio, alla domanda nel 2008 di adesione all’UE – con i negoziati di adesione avviati nel 2012, fino all’entrata nella NATO del giugno 2017.

 

Economia

SLOVENIA
L’Assemblea nazionale deciderà oggi, in una sessione straordinaria del Consiglio nazionale, se approvare la proposta di legge del bilancio, dopo le dimissioni del ministro della Sanità Sam Fakin e del ministro dell’Ambiente Jure Lebn. La sessione regolare di marzo sarà indetta lunedì prossimo, in conformità con l’accordo del collegio presidenziale. Alla fine di gennaio, in Slovenia, sono 881.245 i lavoratori regolari, -0,7% rispetto a dicembre e +3,1% rispetto a gennaio dell’anno scorso. Poco meno del 7% degli occupati è nell’edilizia, settore con un aumento dei lavoratori del 15% negli ultimi cinque anni.

SERBIA
Il presidente della Serbia Aleksandar Vucic, durante la riunione per l’anniversario del bombardamento NATO del 1999, ha descritto la strada percorsa dalla Serbia come diretta verso la sovranità e la neutralità. Si è definito grato della visita del segretario generale russo Andrey Turchak a Belgrado, per il miglioramento delle relazioni russo-serbe. Ha inoltre ricordato che nei primi due mesi del 2019 il commercio con la Russia è cresciuto del 17%.

KOSOVO
La sentenza della Corte di base di Pristina, che proibisce all’ufficio di regolamentazione dell’energia di includere le perdite di elettricità nel nord di Mitrovica, ha portato incertezza su chi debba coprire tali spese per 15 mesi. I parlamentari dell’Assemblea del Kosovo e l’Ufficio Legale Popolare sono convinti del fatto che i cittadini non debbano pagare più, e sostengono d’avere informazioni sul fatto che il flusso serbo settentrionale sia stato pagato dall’ufficio UE in Kosovo. Quest’ultimo ha però negato il fatto.

ALBANIA
Le esportazioni albanesi sono diminuite per il secondo mese consecutivo a febbraio. L’INSTAT ha riferito che il mese scorso l’Albania ha esportato 23 miliardi di Lek relativi a beni sui mercati internazionali, ovvero il 5,4% in meno rispetto allo scorso febbraio. Includendo gennaio, le esportazioni per quest’anno sono diminuite del 6,3%, (3 miliardi di Lek) rispetto ai primi due mesi del 2018. I dati ufficiali di INSTAT mostrano che la maggior parte del calo delle esportazioni riguarda il settore energetico e i materiali da costruzione. Anche l’industria del vestiario, negli ultimi anni significativamente presente nei mercati globali, quest’anno è stagnante. Secondo INSTAT, durante i primi due mesi dell’anno, le sue esportazioni sono diminuite di oltre 400 milioni di Lek (2%), mentre negli ultimi anni la crescita era sempre a due cifre. L’anno scorso, l’Albania ha esportato grandi quantità di energia a causa della buona situazione idroelettrica; ma quest’anno la situazione è cambiata per colpa della siccità e, invece di esportare, l’Albania oggi acquista massicciamente energia dall’estero. Il calo delle esportazioni di materiali da costruzione invece può essere in parte un effetto diretto del rallentamento dell’economia europea.

MACEDONIA DEL NORD
In un’intervista a Radio Free Europe, il ministro delle Finanze Dragan Tevdovski ha dichiarato l’intenzione del governo di voler aumentare i salari minimi, tra le cause dell’aumento dei consumi nelle famiglie – nel 2018 più alto rispetto ai precedenti nove anni: circa il 5,9 per cento. Un altro parametro, l’afflusso di investimenti esteri, ammonta invece a 624,5 milioni di euro ed è quasi tre volte superiore al livello medio degli otto anni precedenti. Il Ministro ha anche parlato della riduzione della disoccupazione, per la prima volta scesa al di sotto del 20%, con l’occupazione aumentata conseguentemente di circa 20 mila unità.

Redazione