USA: pubblicate foto attentatori ambasciata libica

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LIBIA – Bengasi. 25/5/13. Secondo l’emittente AL jazeera gli Stati Uniti avrebbero lanciato un appello ai gruppi armati in Libia per la cattura di 5 persone responsabili dell’attentato dell’11 settembre 2012 all’ambasciata americana dove persero la vita 5 persone, tra cui l’Ambasciatore Christopher Stevens.

 

L’FBI ha pubblicato le foto questa settimana a 8 mesi dall’incidente lanciando un appello ai gruppi armati e sta cercando i sospettati, gli Stati Uniti non hanno chiesto ufficialmente al governo libico di fermare gli uomini, ma Al Jazeera ha appreso che i funzionari degli Stati Uniti hanno cercato di ottenere i favori di gruppi armati. Gli Stati Uniti sanno che il governo Libia è debole e che le strutture ufficiali di sicurezza del paese fanno spesso affidamento sulle brigate private per la sicurezza.

«Abbiamo bisogno di prove per catturarli», ha detto Adel BELGAID, comandante Libya Shield brigade. «Effettueremo la nostra indagine e dovremo trovare le prove qui. E se negli USA volessero  utilizzare le loro truppe di terra per catturarli, questo violerebbe la nostra sovranità nazionale».

Secondo le fonti di AL Jazeera l’attacco all’ambasciatore non era stato pianificato, altrimenti non sarebbe morto da esalazioni di fumo. Al-Quaeda, dicono sempre le fonti di ALjazeera, avrebbe rivendicato l’attentato. 

Il comandante libico ha dichiarato: «C’è ancora confusione sul fatto che la violenza sia iniziata dopo che i manifestanti sono venuti sotto il fuoco dall’interno del consolato».

Un giornalista libico, Feras Busalem, che era al di fuori del recinto dell’ambasciata, la notte dell’attentato, disse di aver visto uomini armati che bloccavano la strada. Uomini che si sono avvicinati al consolato con granate e kalashnikov e che ci fu un feroce scontro a fuoco con le guardie dell’ambasciata prima dell’assalto.

Gli Stati Uniti, invece, dopo una iniziale indagine in cui si pensava che l’atta co fosse stato sferragliato in risposta ad un video pubblicato online, considerato offensivo per l’Islam. Ora  suggeriscono che fosse un attacco pianificato. Discutendo il nuovo sviluppo, David Mack, ex ambasciatore degli Stati Uniti in Libia, ha detto che la Libia si trova ad affrontare una situazione di crisi in cui vari gruppi contestano il potere politico. «Il governo deve affrontare alcuni seri vincoli nel mantenere l’ordine», ha detto. «Vogliamo contribuire a questo, ma dobbiamo insistere sul fatto che i responsabili di questo crimine siano assicurati alla giustizia», ha chiosato Mack. Attualmente gli Stati Uniti chiedono alla Libia di riaffermare la presenza libica in termini di sicurezza e garantire gli attentatori alla giustizia. Gli Stati Uniti non hanno più una presenza ufficiale a Bengasi. Ma di recente, Deborah Jones, è stata nominata come successore di Stevens di fronte alla Commissione Esteri del Senato. La nomina deve ancora essere approvato dal Senato.