Bogdanov: Russia campo neutro per la Siria

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RUSSIA – Mosca. 06/11/13. Mosca è pronta a fornire una piattaforma per la riunione tra rappresentatnti del governo e l’opposizione siriana.

La Siria potrebbe in realtà trasformarsi in una seconda Somalia, ha detto l’inviato speciale del presidente russo per il Medio Oriente e vice ministro degli Esteri, Mikhail Bogdanov, di ritorno dopo aver dialogato con l’opposizione siriana.

«I Partner occidentali, in particolare i nostri colleghi americani capiscono il pericolo della tendenza – ha detto Bogdanov -. E questa è una tendenza molto pericolosa, perché la Siria potrebbe diventare una seconda Somalia, dove in effetti vi ritroviamo tutti i tipi di illegalità e i gruppi radicali e terroristici» . «Sarebbe estremamente pericoloso e distruttivo per la Siria per il popolo siriano, e per l’intera regione, se non si interviene politicamente. Se non si trova una soluzione al conflitto siriano sarà difficile anche per gli americani che hanno un sacco di amici che potrebbero subire ingenti perdite a causa – ha detto Bogdanov – del disordine in Siria».

Come è noto, la delegazione russa ha tenuto una riunione a Ginevra con il capo dell’ala estera del Comitato di Coordinamento Nazionale, un siriano curdo, ha incontrato Rifat Assad zio del presidente all’opposizione, oltre che aver dialogato con i rappresentanti della coalizione laico-democratiche del popolo siriano.

«Abbiamo utilizzato questo incontro per spiegare i nostri obiettivi e la nostra iniziativa e quindi vorremmo convocare a Mosca attraverso contatti informali: i rappresentanti dell’opposizione siriana, rappresentanti del governo, con la partecipazione dei nostri colleghi e team dell’ONU-Lega Araba, l’inviato americano Lakhdar Brahimi – ha detto Bogdanov -. Una preparazione per il Convegno “Ginevra 2” e sarebbe importante creare un clima più favorevole. È stato importante incontrare tutti gli attori presenti ora in Siria e discutere dei loro problemi». Ha detto il vice ministro alla ITAR TASS.

Secondo lui, ci potrebbero essere spazi per concordare eventuali “approcci” alla risoluzione di questioni umanitarie con accesso a «una riflessione di natura politica» per la realizzazione di quanto stabilito a Ginevra anche se in ritardo.

«Mosca è pronta a fornire la sua piattaforma – ancora una volta sottolineato Bogdanov -. Siamo pronti a ospitare persone che professano varie fedi, di diversa nazionalità, in modo che essi possano comunicare tra loro»

Tra i nodi da sciogliere il fatto che: «Anche all’opposizione tra i vari gruppi, per diversi motivi, non voglio parlare tra di loro» – ha richiamato l’attenzione del Vice Ministro, l’agenzia di stampa Itar-Tass. Egli ha sottolineato che l’attuazione della iniziativa di Mosca «è molto reale».

La Russia può evitare una crisi, non è previsto nell’incontro di Mosca di raggiungere un qualche accordo, quanto aprire un dialogo «Non è previsto che le parti convengano su qualcosa, il summit è stato progettato per creare un clima di libera comunicazione». «Le parti saranno in grado di guardare l’altro negli occhi e discutere le questioni pressanti – ha aggiunto il diplomatico -.L’assenza di tale comunicazione, non contribuisce a risolvere questi problemi».

Bogdanov ha confermato ai giornalisti che molti dell’opposizione sono disponibili all’incontro a Mosca. Si noti che il 5 novembre a Ginevra, in una riunione dei rappresentanti degli Stati Uniti, Nazioni Unite e Russia di organizzare una conferenza di pace sulla risoluzione siriana, il “Ginevra-2”, ma le parti ancora non sono riuscite a stabilire la data di convocazione della conferenza.