La Russia e gli Stati Uniti sono interessati alla cooperazione e alla prevedibilità nell’Artico e alla fine inizieranno a discutere gli aspetti militari e politici della situazione nella regione, anche se al momento hanno qualche disaccordo, ha detto Nikolai Korchunov, membro del Consiglio Artico, ripreso da a Sputnik.
«C’è un interesse reciproco nel fatto che questa regione si sviluppi in modo prevedibile, che sia un’area di lavoro congiunto costruttivo e di tensioni minime – anche i funzionari statunitensi lo hanno notato – nella cooperazione che si sviluppa all’interno del Consiglio Artico. Le posizioni differiscono un po’ ora quando si tratta di aspetti militari e politici, ma queste questioni saranno anche all’ordine del giorno del dialogo russo-americano e della cooperazione nell’Artico prima o poi», ha detto Korchunov, che è anche ambasciatore generale del ministero degli Esteri russo. Korchunov ha anche notato che la Russia sta progettando di organizzare un vertice del Consiglio Artico «se tutti i suoi partner sostengono l’idea».
L’ambasciata degli Stati Uniti a Mosca ha detto iil 18 settembre che gli Stati Uniti e la Russia hanno cooperato su questioni che erano di interesse per entrambi i paesi nell’Artico, aggiungendo che questa cooperazione ha aiutato a mantenere la regione libera da conflitti. Il Consiglio Artico, istituito nel 1996, riunisce Canada, Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Russia, Svezia e Stati Uniti. I paesi si alternano alla presidenza per due anni. La presidenza russa dell’organizzazione è iniziata il 20 maggio.
La situazione non è però stata così rosea fino a pochi mesi fa. A giugno, le unità aeree di Stati Uniti, Norvegia, Svezia e Finlandia hanno dato il via alle manovre militari Arctic Challenge Exercise 2021, tra le più grandi esercitazioni aeree tattiche del loro genere in Europa. Le esercitazioni si sono tenute in basi nel nord della Scandinavia a soli 150 km dal confine russo.
Le esercitazioni militari Arctic Challenge che coinvolgono gli Stati Uniti sono “provocatorie”, «non stabiliscono alcun quadro di fiducia reciproca in Europa, e contraddicono [lo] sviluppo pacifico e sostenibile della regione artica», aveva twittato l’ambasciata russa a Washington, condannando le manovre.
Anna Lotti