Botta e risposta tra Mosca e Varsavia

252

POLONIA – Varsavia 01/10/2015. Mosca difende i propri interessi, con i suoi attacchi in Siria, secondo la Difesa polacca.

Lo ha detto il vice primo ministro e ministro della Difesa nazionale della Polonia Tomasz Siemoniak (a sinistra in alto) in una conferenza stampa il 1 ottobre. «La Russia sta perseguendo propri obiettivi in Siria, piuttosto che quelli che si aspetta la comunità internazionale», ha detto il ministro polacco.
Siemoniak ha espresso, poi, la speranza che i colloqui tra Stati Uniti e Russia, portino ad una soluzione della situazione attuale in Siria: «Non possono essere condotte simultaneamente due operazioni». Secondo il ministro polacco, lo Stato islamico «è una minaccia terroristica che destabilizza la regione, generando il problema dei rifugiati. È necessario affrontare prima di tutto questo problema».
Parlando della possibilità di un’azione congiunta con la Russia contro lo Stato islamico, il Vice premier polacco ha detto: «Se parliamo di una coalizione con la partecipazione della Russia, si dovrebbe prima delimitarne chiaramente il loro scopo».
Quella di Siemoniak è di fatto una risposta a quanto ribadito il giorno precedente, 30 settembre, dal presidente del Comitato internazionale del Consiglio della Federazione russa, Konstantin Kosachev (a sinistra), che aveva ribadito il concetto che la Russia in Siria non va oltre quanto è ammesso, non persegue i propri interessi, ma protegge la propria sicurezza: «Noi in Siria non andiamo al di là del lecito, siamo aperti, trasparenti nelle nostre azioni, e noi non perseguiamo i nostri interessi nazionali, ad eccezione di uno, naturale: la sicurezza della Federazione russa, dei suoi cittadini» aveva detto Kosachev sul canale tv Russia24.
«Altri interessi che stiamo cercando di tutelare nel sostenere il presidente Bashar Assad perché abbiamo venduto armi, e vogliamo petrolio e gas da negoziare, ma simili interessi non sono in vista», ha aggiunto.