I nigeriani vanno alle urne il 25 febbraio in un clima di tensione. L’Unione Africana ha nominato l’ex presidente keniota Uhuru Kenyatta alla guida della sua missione di osservazione nelle prossime elezioni generali in Nigeria.
La missione di osservazione comprende rappresentanti degli organi elettorali degli Stati membri dell’UA, della società civile, esperti indipendenti e organi dell’UA. I suoi obiettivi includono fornire una valutazione accurata e imparziale del processo elettorale e offrire raccomandazioni per il miglioramento delle future elezioni sulla base dei risultati.
Nel frattempo le proteste per la carenza di liquidità continuano a colpire diverse parti della Nigeria meridionale mentre la rabbia aumenta per la scarsità di contanti in seguito alla decisione della banca centrale di rottamare le vecchie banconote e sostituirle con nuove che non sono ampiamente disponibili.
Un quotidiano locale riferisce che Benin City è in fase di chiusura, con i manifestanti che attaccano le banche e distruggono i bancomat. I manifestanti arrabbiati si sono diretti verso gli uffici locali della banca centrale, ma sono stati respinti dagli agenti di sicurezza che hanno sparato gas lacrimogeni. Si presume che due persone siano morte dopo che le forze di sicurezza hanno sventato un attacco agli uffici locali della banca centrale.
Le proteste si sono svolte anche nella città di Ibadan, dove le strade principali sono state bloccate con pneumatici in fiamme e banche, negozi e altre attività commerciali sono state chiuse. E la rabbia è esplosa anche nell’area del governo locale di Udu, nello Stato del Delta, dove la polizia ha sparato colpi in aria per disperdere i manifestanti.
Le Banche nigeriane vengono date alle fiamme. Secondo quanto riferito, dai media nigeriani, due banche commerciali sono state date alle fiamme durante i disordini nella città di Warri, nel sud della Nigeria, per la scarsità di contanti. Si dice anche che alcune banche siano state violate e saccheggiate.
La banca centrale afferma che la politica di riprogettazione e sostituzione della valuta la aiuterà ad affrontare l’inflazione riducendo la quantità di denaro in circolazione.
Tommaso Dal Passo