LIBIA – Tripoli 29/4/13. Gruppi di uomini armati hanno circondato il ministero degli Esteri libico chiedendo che i funzionari dell’amministrazione Gheddafi non abbiano spazio nella nuova amministrazione, il 28 aprile.
La protesta ha creato forti timori per la sicurezza. Decine di uomini armati con almeno 20 tecniche (pick-up armati) hanno bloccato il ministero degli Esteri di Tripoli, bloccando il traffico. La milizia che ha provocato il blocco vuole accelerare l’iter di una proposta di legge che vieta ai funzionari del vecchio regime di avere alcuna posizione di rilievo e di governo. La legge costringerebbe alle dimissioni diversi ministri, come il leader del Congresso nazionale generale, legislatore del Paese, a seconda della scelta che verrà adottata. «Il ministero degli Esteri rimarrà chiuso fino a quando verrà messa in atto la legge» ha detto il capo della milizia, aggiungendo che il ministero è stato preso di mira perché molti dei loro dipendenti avevano lavorato per Gheddafi.
Il premier libico, Ali Zeidan, in una conferenza stampa ha chiesto alla popolazione di appoggiare il governo di fronte ai gruppi armati ”che vogliono destabilizzare il Paese”. Martedì scorso, l’ambasciata francese a Tripoli è stata oggetto di un attentato terroristico e proprio il ministero degli Esteri libico lo aveva condannato duramente.