ISRAELE. Lockdown e coprifuoco durante la Pasqua per pandemia

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Il governo israeliano ha approvato il 7 aprile le nuove misure di emergenza per limitare l’attività, in un ulteriore tentativo di contenere la diffusione del coronavirus durante la Pasqua ebraica. Il nuovo blocco, annunciato la sera del 6 aprile, non permetterà ai cittadini di lasciare le loro città. È entrato in vigore il 7 aprile alle 19:00, e rimarrà in vigore fino alle 6:00 del venerdì mattina. Saranno fatte eccezioni per l’acquisto di cibo, medicine o altri beni di prima necessità, e per i servizi essenziali, se non possono essere ricevuti in città. Gerusalemme sarà divisa in settori.

Le linee guida, riporta ArutzSheva7, stabiliscono inoltre che dalle 20.00 del martedì alle 8.00 della domenica non ci saranno trasporti pubblici, compresi i voli internazionali. I voli passeggeri internazionali potranno operare solo previa approvazione dei ministeri dei Trasporti e degli Interni. Il trasporto privato di gruppo sarà consentito solo in conformità con le linee guida, e i taxi opereranno secondo le linee guida e solo per esigenze essenziali.

A partire da dalle 15.00 dell’8 aprile sarà inoltre vietato l’acquisto di generi alimentari. Il governo ha sottolineato che i cittadini sono tenuti a trascorrere le vacanze pasquali nelle case in cui vivono. Questo divieto rimarrà in vigore fino al 9 aprile, alle ore 7.00. Queste linee guida non si applicheranno nelle città in cui la maggioranza della popolazione non è ebrea. Ai cittadini di tutte le religioni sarà consentito l’acquisto di cibo fino a mercoledì 8 aprile, alle 15.00.

Sarà inoltre consentito il trasporto di bambini tra le case dei genitori divorziati. Nel frattempo, il ministero della Salute ha emanato un’ordinanza che impone agli israeliani di indossare maschere fuori dalle loro case. Le maschere devono coprire sia il naso che la bocca, e devono essere maschere destinate allo scopo o fatte in casa in conformità con le linee guida del Ministero.

I bambini di età inferiore ai sei anni non sono tenuti a indossare le maschere, così come i bambini con problemi mentali, emotivi o medici. L’ordine non si applica nemmeno a coloro che si trovano in un veicolo, in un edificio o in una stanza senza persone aggiuntive, che si trovano nei luoghi sopra indicati con altri membri della loro famiglia o che partecipano alla trasmissione di media che richiedono di parlare durante la trasmissione, a condizione che la persona rimanga a due metri dalle altre persone. Anche due dipendenti che lavorano costantemente nella stessa stanza nel loro luogo di lavoro non devono indossare maschere, purché si mantengano a due metri l’uno dall’altro, in conformità con le linee guida.

Maddalena Ingroia