GIAPPONE. Ecco la politica del nuovo aspirante premier: Yoshihide Suga

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Yoshihide Suga, probabile sostituto di Shinzo Abe, ha già annunciato di voler continuare nella Abenomics migliorandola. In qualità di segretario capo del gabinetto di Abe, incaricato di sovrintendere alla burocrazia giapponese, Suga non ha avuto altra scelta. Negli ultimi sette anni e otto mesi, il fedele Capo di Gabinetto ha visto Abe almeno due volte al giorno.

I pilastri dell’Abenomics, un massiccio allentamento monetario e uno stimolo fiscale dovrebbero essere al centro della “Suganomics” se venisse scelto come leader del partito liberaldemocratico diventando così il prossimo primo Ministro, riporta Nikkei. Ed è anche quello che vuole anche il suo partito, dicendo che il nuovo premier dovrà seguire l’opera di Abe.

All’agenzia nipponica Suga ha detto: «Il fondamento di una nazione è l’autosufficienza, la cooperazione e l’ordine pubblico a tutti i livelli. Continueremo a costruire una nazione di cui il suo popolo si fida».

Forse la differenza più grande tra Abe e Suga sta nella politica fiscale. A differenza di Abe, che si è fortemente basato su un aggressivo allentamento monetario, Suga non ha nessuno che abbracci questa teoria monetaria.

Suga ha mantenuto le distanze dai sostenitori dell’aumento della spesa pubblica ed è più ricettivo alle restrizioni fiscali, così, potrebbe adottare un approccio più moderato che mescola una politica fiscale aggressiva con riforme della spesa.

Il 31 agosto, quando è arrivata la notizia della sua candidatura, il Nikkei Stock Average è salito di ben 450 punti, mentre gli investitori hanno incoraggiato la prospettiva di un continuo sostegno economico sotto Suga. Se la Bank of Japan manterrà gli acquisti di fondi negoziati in borsa, oltre ai titoli di stato giapponesi, contribuirà a sostenere i prezzi delle azioni.

Suga probabilmente esorterà la Banca centrale a mantenere il suo potente allentamento monetario, estendendo l’accordo politico del 2013 firmato tra il governo e la banca centrale stessa.

Gli elementi dell’Abenomics riguardanti i tassi di cambio e la politica monetaria potrebbero essere ulteriormente rafforzati.

In qualità di segretario capo del gabinetto, Suga si è concentrato sul controllo dello yen, che è stato fortemente apprezzato; mettendo però in guardia contro l’eccessivo apprezzamento della moneta nipponica.

Ha anche supervisionato un cambiamento nel programma governativo di fissazione dei prezzi dei farmaci, in modo che i prezzi dei farmaci su prescrizione siano rivisti ogni anno, invece dei precedenti ogni due anni, per ridurre la spesa medica. Per ora, Suga ha definito la risposta al coronavirus come la priorità assoluta.

È probabile che il nuovo governo persegua una politica fiscale proattiva che includa pacchetti di stimolo fino a quando la pandemia non sarà sotto controllo. La strategia di crescita economica continuerebbe a seguire la traiettoria di Abe, ma l’influenza del ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria probabilmente svanirà.

La politica di Suga, in quanto politico che privilegia l’equilibrio, potrebbe aprire la porta a più veloci aumenti del salario minimo, promuovendo ulteriormente la deregolamentazione come strategia di crescita. Come segretario capo del gabinetto, ha controllato la burocrazia con una forte leadership e ha cercato di spingere per le riforme in aree con forti controlli governativi, come l’abbassamento delle tariffe dei telefoni cellulari. Se diventerà primo Ministro, il governo adotterà ulteriori misure.

Suga ha superato la resistenza del partito per ampliare la concessione dei visti e l’equiparazione dei salari per i lavoratori stranieri, nonché l’entrata di talento straniero. I suoi sforzi per portare più turisti stranieri e aumentare le esportazioni agricole possono aiutare a rafforzare i suoi legami economici con il resto dell’Asia.

Il Giappone con Suga spera di portare il numero dei turisti a 60 milioni di persone e prevede di esportare 5 trilioni di yen di prodotti agricoli nel 2030, principalmente in Asia, rispetto ai meno di 1 trilione di yen di oggi.

In politica estera, Suga è pronto a mantenere la direzione di Abe, incentrata sull’alleanza Usa-Giappone. In mezzo alle tensioni tra Stati Uniti e Cina, il Giappone ha emanato lo scorso anno una legislazione che pone nuove restrizioni agli investimenti stranieri nelle aziende nazionali. Tokyo condivide la diffidenza di Washington riguardo al potenziale trasferimento di tecnologia in Cina.

Graziella Giangiulio