GERMANIA. Berlino rivede la sua politica sui migranti siriani

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A metà marzo, l’Ufficio federale per la migrazione e i rifugiati, Bundesamt fur Migration und Fluchtlinge-Bamf,  ha rivalutato la situazione della sicurezza in Siria. Il modo in cui l’autorità tedesca valuta la situazione siriana non è ancora stato reso noto. Le decisioni in materia di asilo per i siriani ora sembrano essere rinviate, riporta Die Welt.

L’Ufficio federale per la migrazione e i rifugiati ha trattenuto le decisioni sull’asilo per numerosi siriani per diverse settimane. Si tratta di procedure «in cui le modifiche proposte alle linee guida per il Bamf sono rilevanti per le decisioni» sarebbero, secondo il Ministero Federale degli Interni.

Lo scenario è che a metà marzo il Bamf ha aggiornato le linee guida interne e rivalutato la situazione della sicurezza in Siria. Il modo in cui l’autorità valuta la situazione non è ancora noto pubblicamente. Il Ministero degli Interni, in quanto autorità superiore, deve decidere i principi guida, ma la decisione non è stata ancora presa.

Secondo le informazioni trapelate sui media tedeschi, le domande posticipate interessano principalmente le persone provenienti dalla Siria, a cui viene generalmente garantita una protezione sussidiaria, cioè limitata, da parte dell’Ufficio federale. Nella prossima settimana, il ministro dell’Interno Horst Seehofer, esponente della Csu, intende deliberare con il ministero degli Esteri sulla valutazione della situazione della sicurezza in Siria, riporta Die Welt.

Nel novembre 2018, l’Ufficio federale degli affari esteri ha presentato un nuovo rapporto sulla situazione in Siria, che dovrebbe fungere da una delle numerose basi decisionali nelle procedure di asilo per le autorità e le corti nazionali. Vi si dichiara che nessuna parte della Siria ha una «protezione completa, a lungo termine e affidabile per le persone perseguitate». A causa della situazione di insicurezza nella guerra civile, i ministri dell’Interno dei Länder hanno inoltre deciso alla fine di novembre di estendere il divieto di espulsione fino alla fine di giugno.

Maddalena Ingroia