FRANCIA. Parigi vuole aggirare il bando Usa sulle armi per il Cairo

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La Francia sta cercando un modo per aggirare il blocco da parte degli Stati Uniti della tecnologia dei missili da crociera Scalp per l’Egitto, e sta esplorando la possibilità di sostituire i componenti americani per poter consegnare i missili e altri caccia Rafale all’Egitto.

Il ministro della Difesa francese, Florence Parly, ha recentemente dichiarato all’Assemblea nazionale che la decisione degli Stati Uniti di utilizzare l’accordo Itar, International Trade in Arms Regulation, per bloccare la vendita di missili Scalp all’Egitto potrebbe essere aggirata se si utilizzassero invece parti di fabbricazione nazionale, riporta Defence Web. «In questo caso, non saremo in grado di revocare l’opposizione degli Stati Uniti alla vendita di missili Scalp. L’unica cosa che possiamo fare è che Mbda, che realizza i missili, faccia qualche investimento in ricerca e sviluppo per essere in grado di produrre componenti simili che non sono coperti dall’Itar», aveva detto Parly il mese scorso. «Possiamo farlo per gli Scalp/Rafale egiziani, in quanto il nuovo missile può essere costruito con un ragionevole ritardo, anche se il cliente potrebbe trovare questo ritardo un po’ “troppo lungo” (…) È vero che dipendiamo dal regolamento statunitense sul traffico internazionale di armi: siamo alla mercé degli americani quando si tratta del nostro equipaggiamento», ha poi detto. Poiché gli Stati Uniti continueranno ad opporsi alla vendita di missili Scalp, la Francia ha dovuto proporre alternative.

L’Egitto ha ordinato 24 jet Rafale dalla Francia, e sta cercando di acquisirne altri 12, ma solo se potrà acquistare missili Scalp. Sembra che le prime notizie secondo cui l’impasse con gli Stati Uniti era stato risolto, fossero premature. Il quotidiano La Tribune ha riferito che il presidente francese Emmanual Macron ha affrontato il problema Scalp durante la sua visita negli Stati Uniti nel mese di aprile; il giornale riporta che sono state concesse le licenze per l’esportazione in Egitto di componenti utilizzati nei missili, anche se la Francia sta cercando di trovare componenti missilistici alternativi per il che non cadano sotto l’Itar. 

Nel mese di febbraio è emerso che un progetto di acquisizione di 12 Rafale si è arenato dopo che gli Stati Uniti si sono rifiutati di vendere i componenti chiave del missile Scalp. La prevista acquisizione egiziana di 12 caccia Rafale è in corso dal novembre 2017. È stata fatturata una vendita successiva con un accordo del febbraio 2015 per l’acquisizione egiziana di altri 24 Rafale. 

Il nuovo ministro della Difesa egiziano Mohamed Ahmed Zaki Mohamed si è recato in visita in Francia a luglio, mentre l’Egitto ha manifestato interesse per l’acquisto di 30 Uav Patroller ed elicotteri Cougar per la marina militare. L’Egitto era anche interessato ad acquistare altre due corvette Gowind, ma a quanto pare le trattative sono in fase di stallo per quanto riguarda i prezzi e sta ora esaminando navi da guerra tedesche. L’intensificarsi delle relazioni tra Egitto e Francia è dovuto al calo del volume delle vendite americane in Egitto, dopo che gli Stati Uniti hanno temporaneamente sospeso le vendite e l’assistenza militare al paese. Da quando il presidente Sisi ha assunto l’incarico, l’Egitto si è rivolto a Russia e Francia per i contratti di modernizzazione delle grandi forze. 

Antonio Albanese