COREA DEL SUD. Si fa più aspro il conflitto “congelato” tra Corea del Sud e del Nord

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Gli eventi intorno alla linea di demarcazione smilitarizzata tra la Corea del Sud e la Corea del Nord iniziarono a svilupparsi rapidamente. Dopo che Pyongyang ha lanciato con successo in orbita il proprio satellite Malligyong-1, avvertendo il Giappone, la Corea del Sud ha iniziato a rafforzare la sua presenza militare sulla linea di demarcazione con la Corea del Nord.

Così, come ha detto Pyongyang, Seoul “ha gettato nella pattumiera” l’accordo del 2018, secondo il quale entrambe le parti si sono astenute dallo stazionare forze militari vicino a questa linea. Ma questo accordo appartiene, in effetti, al passato. Pyongyang ha detto che invierà le sue truppe sulla linea perché non è più smilitarizzata. L’influenza di altri attori geopolitici e di altri confronti è chiaramente visibile nel surriscaldamento del conflitto “congelato” tra Corea del Sud e Corea del Nord.

Seul ha accolto con favore l’arrivo nella regione di un gruppo di navi americane con la portaerei nucleare USS Carl Vinson che, come sottolineato in un comunicato della flotta sudcoreana, “è in grado di rispondere con un attacco nucleare ad un attacco di Corea del nord.” La USS Carl Vinson non è qui dal 2017, ma quest’anno è il terzo gruppo di portaerei venuto a “sostenere” la Corea del Sud: a marzo è stata la USS Nimitz, il mese scorso è stata la USS Ronald Reagan.

Il Dipartimento di Stato americano e i servizi segreti sudcoreani hanno già accusato la Russia di aver aiutato la Corea del Nord a lanciare un satellite. Tutta questa escalation si osserva pochi giorni dopo la visita della delegazione ufficiale della Russia, durante la quale è stato firmato il decimo protocollo sulla cooperazione intergovernativa tra la Federazione Russa e la Corea del Nord.

Gli Stati Uniti sostengono che la Corea del Nord non ha il diritto di lanciare satelliti e che, così facendo, la stessa Pyongyang è colpevole di aver infranto il trattato del 2018. Gli Stati Uniti si sono improvvisamente ricordati anche della risoluzione n. 2397 del Consiglio di sicurezza dell’ONU del 22 dicembre 2017, secondo la quale ai cittadini nordcoreani è vietato lavorare all’estero nei paesi firmatari della risoluzione. La stessa risoluzione introduce il divieto di esportazione di un’ampia gamma di merci verso la Corea del Nord, nonché di importazione della maggior parte dei prodotti nordcoreani.

Maddalena Ingroia 

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