
Il presidente Donald Trump ha detto, lo scorso 6 marzo, che crede nella sincerità della Corea del Nord nei suoi sforzi per impegnarsi nel dialogo con Washington e Seoul, ma ha aggiunto che questo è avvenuto solo grazie alle sanzioni internazionali su Pyongyang e le pressioni da parte della Cina.
«Credo che siano sinceri», ha detto Trump. «Spero che siano sinceri. Lo scopriremo presto», riporta Laht. Trump ha detto che la nuova posizione della Corea del Nord era il risultato delle forti sanzioni e dell’opera della Cina che: «Può fare di più, ma penso che abbiano fatto più di quanto non abbiano mai fatto per il nostro paese prima», ha detto Trump.
«Penso che le dichiarazioni che escono dalla Corea del Sud e dalla Corea del Nord sono state molto positive», ha detto Trump ai giornalisti all’inizio del suo incontro con il Primo Ministro svedese Stefan Lofven, «Vedremo ora cosa accade». Durante la conferenza stampa congiunta con Lofven, Trump ha poi detto di essere stato fermo sul suo impegno a denuclearizzare la penisola coreana: «Siamo certamente su un lungo cammino, almeno retoricamente, con la Corea del Nord (…) Sarebbe una grande cosa per il mondo… ma vedremo cosa succederà».
Dopo l’incontro con la delegazione sudcoreana a Pyongyang, Corea del Sud e Corea del Nord hanno accettato di tenere un vertice intercoreano presso la Casa della Pace a Panmunjon alla fine di aprile. «La decisione di tenere il vertice intercoreano sul lato sudcoreano di Panmunjon mostra l’approccio “pragmatico” del leader nordcoreano Kim Jong-un», secondo il Korea Herald.
«Vale la pena notare che la decisione di tenere un vertice intercoreano a Panmunjeom – un simbolo di confronto – nel lato sudcoreano, dimostra la personalità audace e decisa del leader nordcoreano Kim Jong-un».
Questo risultato, inoltre, ha spianato la strada per Seul nel gestire la situazione nella penisola coreana in modo “stabile”, impedendo un’escalation delle tensioni e cominciando a ripristinare la fiducia con la Corea del Nord.
Antonio Albanese