CINA. XI: rafforzare il controllo su internet per il bene delle masse

292

La Cina deve rafforzare la sua presa su internet per garantire che siano raggiunto i più ampi obiettivi sociali ed economici. Così, stando a Xinhua, il presidente cinese Xi Jinping ha sottolineato quale atteggiamento duro deve avere il governo nei confronti dei contenuti online. 

Sotto il governo Xi, Pechino ha sempre più stretto la sua presa su internet, preoccupata di perdere influenza e controllo sulle generazioni più giovani che stanno andando verso una cultura online diversificata e guidata dal live-streaming ai blog. «Senza web security non c’è sicurezza nazionale, non c’è stabilità economica e sociale, ed è difficile garantire gli interessi delle masse più ampie (…) Non possiamo permettere che Internet diventi una piattaforma per la diffusione di informazioni dannose e serva a fomentare problemi legati a voci incontrollate», ha affermato Xi in occasione di una conferenza sulla sicurezza informatica a Pechino, riporta Scmp.

Le autorità di regolamentazione cinesi hanno imposto un severo giro di vite sui contenuti dei media, che sta avendo maggiore forza dallo scorso anno. La Cina sta anche cercando di assumere un ruolo guida a livello mondiale nella regolamentazione di Internet e della tecnologia in senso lato, nel bel mezzo della guerra commerciale tra Usa e Cina. Gli Stati Uniti hanno vietato la vendita di parti di ricambio e software ai produttori cinesi di apparecchiature per le telecomunicazioni Zte, che utilizza chip statunitensi in molti dei suoi smartphone, mettendo grave crisi la società.

Il caso Zte ha innescato un acceso dibattito in Cina sulla tecnologia avanzata: «la padronanza delle tecnologie high-end come i chip è un fattore chiave per diventare una nazione forte». Luo Wen, vice ministro dell’industria cinese, ha detto che, mentre la Cina aveva fatto progressi nella produzione avanzata in settori come i veicoli elettrici e l’aviazione, era ancora di fronte a grosse sfide di fascia bassa che oggi possono mettere in crisi interi settori, come o chip.

Luigi Medici