Volontari occidentali tra i filorussi ucraini

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NOVOROSSIYA – Donbas 23/08/2014. Il conflitto militare nel sud-est dell’Ucraina è stato al centro di dibattiti politici, militari e giornalistici di tutto il mondo per quasi sei mesi; ora coll’evolversi dei tragici eventi siro-iracheni sembra uscito dal proscenio.

Non è così: gli scontri tra i sostenitori del nuovo governo di Kiev e coloro che sostengono le forze di autodifesa nel sud-est proseguono acerrimi.
Se è ormai un dato acclarato che ci siano jihadisti occidentali nelle fila dello Stato Islamico, ben poco si sa di combattenti occidentali che militino su entrambi gli schieramenti. Reclute straniere provenienti da Stati Uniti, Italia, Georgia e alcuni altri paesi combattono a fianco dell’esercito ucraino e della sua Guardia Nazionale così come sono a fianco delle truppe di autodifesa delle repubbliche di Donetsk e Lugansk. Ria Novosti ha pubblicato una intervista a dei volontari francesi che combattono assieme ai filorussi ​​nel sud-est dell’Ucraina arrivati lì per raccontare la guerra civile ucraina alla Francia. Interessante è una delle risposte date da una persona che afferma di chiamarsi Guillame e di essere lì assieme a 4 amici (Michel, Viktor, Nicolas). Si tratterebbe dell’avanguardia di un gruppo più numeroso che dovrebbe ricongiungersi con loro a breve. Gullame afferma che ha sentito parlare, nella zona in cui si trova, della presenza di combattenti spagnoli. Interessante è la risposta data sulle motivazioni di una simile scelta: «Sosteniamo l’idea geopolitica dell’unità europea. Siamo sia rivoluzionari che tradizionalisti. Siamo venuti nel Donbas, dove i civili vengono uccisi da agenti da Kiev. Chi sta conducendo questa operazione terroristica nel Donbas sono gli scagnozzi degli oligarchi internazionali, sono mafiosi.
Si dovrebbe capire chiaramente che è la Terza guerra mondiale in corso. È iniziata in Libia, poi si è trasferita in Siria e ora nel Donbas».