TOGO – Lomé. 29704/15. Nel corso di una conferenza stampa a Lomé, la coalizione formata attorno all’avversario principale di Faure Gnassingbe, Jean-Pierre Fabre, ha respinto i risultati elettorali.
«I risultati, come annunciato [Martedì 28 aprile] dal presidente della Commissione elettorale nazionale indipendente (CENI), non sonio in conformità con la legge e l’accordo del 24 aprile, 2015, né la decisione dei Capi di Stato ECOWAS né le procedure interne adottate da tutti i membri della CENI», ha detto Mercoledì in una nota, Patrick Lawson-Banku, responsabile della campagna elettorale per l’alternanza pacifica (CAP 2015), una coalizione che ha sostenuto la candidatura del leader dell’opposizione Jean-Pierre Fabre.
Per CAP, la rielezione di Faure Gnassingbé è un «colpo di stato elettorale pianificato a lungo e realizzato con il verbale contenente i risultati prefabbricati». «Senza i risultati delle commissioni locali indipendenti elettorali (Celi) controverse, siamo vittoriosi», ha detto l’avversario Jean-Pierre Fabre, sottolineando che «questo ennesimo colpo di mano non passa». Fabre ha chiesto ai cittadini di compiere «una massiccia mobilitazione con tutti i mezzi legali per contrastare questo nuovo colpo di Stato». Si rammarica che la Ceni non ha seguito le raccomandazioni chieste dei presidenti del Ghana John Dramani Mahama e della Costa d’Avorio Alassane Ouattara, durante il loro soggiorno a Lomé.