THAILANDIA – Bangkok 19/02/2015. L’ex premier thailandese Yingluck Shinawatra, sorella del latitante ex premier Thaksin Shinawatra, è stata formalmente incriminata per cattiva gestione dei fondi pubblici.
L’ex leader rischia un massimo di dieci anni di detenzione e 5 anni di esclusione dai pubblici uffici. La Corte Suprema deciderà se aprire o meno il caso il prossimo 19 marzo. La giunta militare al governo della Thailandia sta anche considerando di tentare una causa civile contro la prima donna premier chiedendo un risarcimento di 18 miliardi di dollari. L’ex premier ha difeso le misure considerate come sovvenzione necessaria per aiutare i contadini poveri che storicamente ricevono pochissimi servizi pubblici. Il sussidio, pagato agli agricoltori delle regioni rurali che sostenevano Shinawatra, era pari al doppio del prezzo di mercato, ed è costato miliardi di dollari generando le proteste che hanno fatto cadere il governo di Yingluck e hanno portato a un colpo di stato militare il 22 maggio 2014.
Dalla presa del potere, la giunta militare della Thailandia ha vietato i raduni politici, censurato i media, arrestato e detenuto gli oppositori. La giunta afferma che nuove elezioni saranno tenute all’inizio del 2016, una volta che saranno varate le riforme per affrontare la corruzione e limitare il potere dei partiti politici.