CORONAVIRUS. Ecco come si vive nella Mosca bloccata per COVID-19

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Siamo giunti al secondo appuntamento di Effetti Collaterali, le nostre conversazioni su temi legati agli effetti della pandemia da COVID-19. 

Stavolta voliamo in Russia, precisamente a Mosca, dove ci attende l’Avv. Daniele Pascale, dello studio legale Carnelutti, che vive e opera nella capitale russa. 

Con lui abbiamo conversato delle misure che il governo della Federazione Russa ha implementato per affrontare la crisi pandemica.

Si tratta di misure economico-sociali che vanno nelle scia di quanto fatto dalla gran parte dei governi del mondo, in deviare declinazioni. 

La conversazione è avvenuta il giorno 6 aprile 2020. Nel frattempo il presidente russo, Vladimir Putin, anch’egli in auto-isolamento, ha emanato una serie di misure andate in vigore in questi giorni. 

Da ultimo, il governo locale della città di Mosca, città con quasi 17 milioni di abitanti, a partire dal 9 aprile ha iniziato a pagare i sussidi di disoccupazione da 19.500 rubli al mese dietro semplice presentazione di passaporto e lettera di licenziamento. 

Si parla di circa 250 euro, ma occorre tenere conto che io o sto della vita nella capitale russa, è circa di due terzi, rispetto a quello occidentale; riportano i giornali russi e il Cremlino ha fato sapere che tutte le attività industriali che hanno licenziato dei dipendenti non potranno beneficiare degli aiuti di stato.

Buon ascolto. 

La conversazione può essere ascoltata cliccando qui

Redazione