COREA DEL NORD. Tutti in quarantena per il virus che non c’è

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Il giornale ufficiale della Corea del Nord, il Rodong Sinmun, riportava il 31 marzo l’ordine per tutti i cittadini all’assoluta obbedienza alle linee guida statali anti-coronavirus senza alcuna eccezione, avvertendo che, in caso contrario, si sarebbe stati puniti per la commissione di un reato.

L’organo del Partito dei Lavoratori nell’articolo riporta le preoccupazioni della comunità scientifica nordcoreana sul fatto che la gente possa abbassare la guardia se l’emergenza del coronavirus si prolungasse: «Il sistema di emergenza nazionale fa riferimento al nuovo regolamento e all’ordine imposto affinché le misure preventive contro le malattie infettive possano essere attuate con successo in un momento in cui esse minacciano la sopravvivenza e la vita socioeconomica della popolazione, nonché la sicurezza del Paese (…) Il sistema di emergenza ha annunciato che la punizione seguirà se le linee guida statali se queste saranno violate», riporta il giornale.

L’articolo chiede “obbedienza assoluta” a tutti i livelli e a tutte le regioni agli ordini del comitato centrale della sanità pubblica, dicendo che non sarebbero state tollerate eccezioni. L’articolo stabilisce anche i doveri di ogni istituzione, compreso il ruolo delle istituzioni sanitarie e mediche nel porre i pazienti sospetti in isolamento e nel curarli.

La Corea del Nord non ha riportato alcuna infezione confermata da virus covid19, ma si sta rafforzando la convinzione internazionale che il regime potrebbe nascondere un’epidemia che forse sta sfuggendo al controllo di Pyongyang.

I media statali nordcoreani hanno riferito a metà marzo che circa 2.280 nordcoreani e due stranieri sono ancora in quarantena per il coronavirus, riporta Yonhap

Si parla di numerosi casi di morti per polmonite, poi, tra i militari di stanza al confine con la Cina. La Corea del Nord potrebbe essere vulnerabile alla pandemia da coronavirus, poiché condivide un confine lungo e poroso con la Cina e non dispone di forniture mediche e infrastrutture essenziali per testare e curare le persone infette.

Antonio Albanese