Sciopero dei camionisti in Colombia

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COLOMBIA – Bogotà 16/07/2016. Il presidente Juan Manuel Santos ha portato a 50mila il numero di agenti di polizia e uomini dell’esercito schierati sulle strade in tutta la Colombia per affrontare uno sciopero dei camionisti che dura da quasi sei settimane.

Nel corso dei 38 giorni di sciopero, ci sono stati atti di violenza in tutto il paese, riporta Efe citando dati del ministero della Difesa.
Santos ha anche ordinato il sequestro dei veicoli a motore utilizzati per bloccare strade o impedire ai servizi di trasporto di operare. Gli autisti che bloccano le strade vedranno annullate le loro licenze, e i proprietari di camion o di imprese di autotrasporto che partecipano al blocco delle vie vedranno ritirate le loro concessioni oltre a multe fino a 400 milioni di pesos. Il governo aprirà un centro logistico per facilitare la circolazione delle merci in coordinamento con le aziende e i camionisti disposti a lavorare. Le proteste, iniziate dopo che il governo non avrebbe risposto alle preoccupazioni sull’aumento di carburante, pedaggi e merci, ha fatto 18 agenti di polizia feriti e 75 persone arrestate. Dopo 38 giorni, i colombiani hanno iniziato a sentire gli effetti dello sciopero, sotto forma di prezzi più elevati in diverse regioni e la carenza di alimentari. Santos ha invitato i camionisti a presentare “proposte realistiche”, avvertendo che le loro richieste «non possono influenzare negativamente la stragrande maggioranza dei colombiani e i bilanci familiari». Il governo potrebbe accettare la proposta dei camionisti di un paniere con beni base a prezzi calmierati.