Pechino ha spedito un suo inviato ad Harare pochi giorni dopo che il nuovo presidente dello Zimbabwe ha giurato.
Stando a Xinhua, il vice ministro degli Esteri Chen Xiaodong sarebbe in Zimbabwe per due giorni dal 29 novembre come inviato speciale del governo cinese.
Il viaggio di Chen sarà la prima visita di un funzionario cinese, da quando Emmerson Mnangagwa ha assunto l’incarico presidenziale venerdì, riporta Scmp. Lo stesso Mnangagwa ha legami con Pechino: ha ricevuto un addestramento militare in Cina durante la lotta dello Zimbabwe per l’indipendenza dal governo coloniale negli anni Sessanta del secolo scorso e ha frequentato anche la Scuola di Ideologia di Pechino, gestita dal Partito Comunista Cinese.
La Cina è uno dei maggiori alleati e investitori dello Zimbabwe, Pechino fornisce dall’addestramento militare alla costruzione di ospedali e scuole alla nazione africana. Anche il ruolo di Pechino nel cambiamento di leadership sarebbe stato significativo.
Circa una settimana prima del colpo per rimuovere Mugabe, il capo dell’esercito dello Zimbabwe, il generale Constantino Chiwenga, ha visitato Pechino per incontrare il ministro della Difesa cinese Chang Wanquan. Alla domanda se Pechino fosse stata informata durante la visita di Chiwenga su un possibile golpe militare, un portavoce cinese del ministero degli Esteri ha detto che «non era a conoscenza dei dettagli».
Il 25 novembre, il presidente cinese Xi Jinping si è congratulato con Mnangagwa per la sua nuova carica, affermando che le relazioni tra i due paesi hanno resistito alle sfide del tempo e ai cambiamenti delle condizioni internazionali.
Il ministero degli Esteri cinese ha anche detto che Pechino avrebbe sostenuto lo sviluppo dello Zimbabwe sotto la presidenza di Mnangagwa.
«Abbiamo notato che il discorso di Mnangagwa è stato accolto con favore dal popolo dello Zimbabwe e dalla comunità internazionale» ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang. «La Cina sostiene che lo Zimbabwe segua un modello di sviluppo adeguato alle proprie condizioni e ritiene che lo Zimbabwe raggiungerà un più grande sviluppo sotto la guida del presidente Mnangagwa».
Tommaso dal Passo