RUSSIA. Mosca vuole il dialogo con Pyongyang

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Il presidente russo Vladimir Putin, all’interno del suo intervento al meeting sulle Nuove via della Seta di Pechino, ha, tra altri temi, delineato anche le prospettive dell’economia mondiale e la situazione nel mondo. Per quanto riguarda il rapporto con gli Stati Uniti d’America, Putin ha denunciato il rischio legato ad una intensa lotta politica interna all’interno degli Stati Uniti.

«In un momento di grande incertezza nei più grandi centri della vita politica ed economica mondiale, stiamo assistendo al verificarsi di una crescente incertezza negli Stati Uniti, vediamo una lotta politica interna acuta, si è creato un certo nervosismo, non solo in politica, ma anche nell’economia», ha dichiarato il leader russo, ripreso da Ria Novosti.

Vladimir Putin ha anche commentato la situazione sulla Corea del Nord, che il 14 maggio ha tenuto un nuovo test missilistico: «In ogni caso, non è accettabile alcun test nucleare o missilistico, consideriamo la necessità di tornare a dialogare con la Repubblica Popolare Democratica di Corea, non di fermarla con l’intimidazione occorre trovare una soluzione pacifica a questi problemi, o no?», ha detto Putin.

Il presidente russo ha ricordato l’esperienza positiva del dialogo con la Corea del Nord di diversi anni fa, Pyongyang aveva annunciato la chiusura del suo programma nucleare «ma, purtroppo, non c’è stata la stessa pazienza per tutti i partecipanti ai negoziati (…) Ma penso che il dialogo dovrebbe tornare a esserci» ha detto Putin.

Mosca si oppose e si oppone all’espansione del pool di potenze nucleari: «Voglio confermare che siamo categoricamente contrari all’espansione del club delle potenze nucleari, tra cui (…)  la Corea del Nord. La nostra posizione è ben nota ai nostri partner, e al mondo, e alla Corea del Nord in particolare. Siamo contrari, e crediamo che sia controproducente, dannoso e pericoloso», ha detto Putin.

A proposito degli attacchi informatici globali, che il 12 maggio hanno colpito utenti in 150 paesi, Putin ha detto che: «Nel complesso sono preoccupanti e non c’è nulla di buono. Sono una preoccupazione per quanto riguarda la fonte di queste minacce, quindi, a mio parere, è stato strano sentire la gestione di Microsoft dichiarare  direttamente che la fonte primaria di questo virus sono le agenzie di intelligence degli Stati Uniti e che la Russia non vi ha assolutamente nulla a che fare» ha detto Putin. Secondo il presidente, la diffusione del virus non ha causato gravi danni alla Russia.

Mosca inoltre, non teme l’espansione economica di Pechino; e la Russia non ha paura che il mercato russo rischi di essere assorbito da quello cinese, secondo Putin, Mosca intende ampliare la cooperazione con la Cina su diversi livelli.

Anna Lotti