AUSTRIA: Stop all’esame di guida in turco

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Continua il cambio di politica per l’Integrazione in Austria. A partire dal prossimo anno, i nuovi conducenti di automobili in Austria non potranno più sostenere l’esame in turco. A riferirlo alla stampa il ministro dei Trasporti, Norbert Hofer. Il politico di estrema destra sostiene che la mossa è motivata da ragioni finanziarie. Ma non solo: l’obiettivo del politico è incentivare gli stranieri a imparare il tedesco, insomma usare l’esame di guida come incentivo per l’integrazione culturale. 

Mentre l’Austria prepara una nuova versione dell’esame di guida, il ministro dei Trasporti, Norbert Hofer, ha annunciato giovedì che l’esame sarà disponibile in tedesco, inglese, sloveno e croato, ma non in turco.

In base alle norme vigenti, gli studenti di guida in Austria possono iscriversi a una scuola guida di lingua turca e, eventualmente, sostenere l’esame nella stessa lingua. Dei quasi 300.000 test effettuati l’anno scorso, solo 3.631, pari a circa l’1,2%, sono stati effettuati in turco.

Giovedì Hofer, che appartiene al partito di estrema destra FPÖ (Partito Liberale Austriaco), ha dichiarato che non era “sensato” pagare per la traduzione dei prossimi test in più lingue del necessario.

«Ogni lingua aggiuntiva per la formazione costa allo stato una somma di cinque zeri che non è giustificabile», ha detto Hofer. Parlando alla radio pubblica austriaca Ö1, Hofer ha anche detto che la misura sarebbe servita come «un incentivo per imparare il tedesco».

Le associazioni austriache di automobilisti, tuttavia, non si sono mostrate entusiaste del trasferimento. Secondo il quotidiano Kurier, l’ÖAMTC club ha commentato che un «esame di guida non è uno strumento per l’integrazione linguistica», mentre i suoi rivali dell’ARBÖ hanno dichiarato che la decisione era “molto politica”. 

Per quanto concerne l’esame nella lingua slovena e croata, il Ministro non può fare molto, perché sono protette da un trattato. Su 8,8 milioni di persone che vivono in Austria, circa 360.000 sono di origine turca, tra cui circa 117.000 cittadini turchi. Mentre la stragrande maggioranza dei residenti austriaci si sottopone alla prova in tedesco, il turco è ancora la seconda lingua più popolare tra i candidati, prima dell’inglese (2301 nel 2017), del croato (2112) e dello sloveno (139).

Secondo altri, la mossa del Ministro sarebbe in linea con la nuova politica per le migrazioni volte a stringere, e non ad accogliere, un maggiore numero dispersione nel Paese. E ancora, ricordiamo una posizione più dura sui richiedenti asilo, dove il governo prevede di vietare il velo per le bambine nelle scuole materne ed elementari e ha tagliato drasticamente il bilancio per l’integrazione. 

Antonio Albanese