Social Media per la pace afgana

92

di Antonio Albanese  AFGHANISTAN – Kabul 21/10/2016. Un evento a Kabul ha sottolineato l’importanza del social media nel pacificare la società civile. In un incontro nella capitale afgana, riporta Pajhwok, funzionari di governo e attivisti della società civile si sono detti d’accordo nel sollecitare gli utenti dei social media ad evitare di alimentare le differenze etniche e invece di lavorare per l’unità nazionale.

I membri di 10 gruppi della società civile hanno detto in una conferenza stampa congiunta a Kabul che un uso improprio dei social media, in particolare di Facebook, potrebbe creare problemi e portare a ulteriori fratture nella società che si andrebbero a innestare nelle differenze etniche attuali. Secondo i dati ufficiali ci sono 2,5 milioni di utenti regolari di social media, in particolare Facebook, in tutto l’Afghanistan.

Gli attivisti afgani della società civile hanno detto alla riunione che se i 2,5 milioni di afghani che hanno utilizzato il social media avessero lavorato per mettere l’Afghanistan nella direzione giusta, ci sarebbe stato un impatto notevole.

Hanno poi detto che si è registrato un cambiamento positivo nel trend e hanno chiesto ai giovani compiere sforzi per sferzare le differenze tribali colpendo insieme chi vuole creare odio tra le diverse etnie del paese. L’analisi social degli attivisti è stata sposata dai rappresentanti del governo presenti all’incontro secondo cui i social media devono essere utilizzati per la promozione dell’unità e della fratellanza tra afghani, ricordando che il materiale pubblicato su Facebook e su altri social network viene monitorato e quindi in caso di infrazione o istigazione all’odio etnico, le autorità intervengono.