Sullo sfondo degli sviluppi regionali, passati e presenti, ed i loro possibili cambiamenti, la conservazione della pace nel Caucaso meridionale resta una priorità non solo per Georgia, Armenia e Azerbaijan, ma anche per gli stati vicini e confinanti e per quegli attori della comunità internazionale che direttamente sono coinvolti nelle questione caucasiche.
La pace nel Caucaso meridionale è minacciata dalla crescita della spesa pubblica destinata al settore militare, specialmente se si osservano le “Tabelle di militarizzazione” dell’area per il periodo 2008-2011. La regione meridionale caucasica comprende le Repubbliche d’Armenia, di Georgia e d’Azerbaijan, che presentano una relativa stabilità, specialmente se si paragonano con le entità statali del Caucaso del Nord caratterizzate da insicurezza, violenza e crimine organizzato.
Guardando le tabelle di militarizzazione si può riassumere che:
- La Repubblica di Azerbaijan in questo lasso di tempo guida la graduatoria per quel che riguarda gli investimenti complessivi ed annuali nella spesa militare;
- La spesa militare azera nel 2011 ha superato quella del 2010 di circa 1.318 miliardi di dollari;
- Nel 2011 la spesa militare azera ha avuto un incrementi di 1.3 miliardi di dollari dovuto allo sviluppo di “progetti speciali” a cui vanno sommati ulteriori investimenti effettuati da aziende private sempre nel settore militare;
- La spesa armena mostra un trend negativo con un calo di investimenti pari a -0,5 miliardi di dollari nell’arco 2008-2011;
- Dopo la guerra che ha coinvolto la Georgia nel 2008 per riconquistare la sovranità sulla Ossezia del Sud, la spesa militare georgiana ha avuto un decremento.