INDIA. Al via Tiger Triumph, prima esercitazione indo-statunitense

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Gli Stati Uniti e l’India hanno iniziato il 13 novembre l’esercitazione militare congiunta: Tiger Triumph. Si tratta della prima esercitazione militare Usa-India che include tutte e tre le forze armate indiane e rappresenta l’ultimo passo di un partenariato militare bilaterale sempre più importante.

L’esercitazione si concentrerà sull’assistenza umanitaria e sui soccorsi in caso di calamità e comprenderà operazioni anfibie. La Marina degli Stati Uniti, Comando Pacifico, sta pianificando le manovre, e il Dipartimento della Difesa spera di espandere il ruolo dell’esercito e dell’aeronautica nei prossimi anni. Parteciperà la nave da sbarco Usa Germantown con le truppe della Terza divisione Marine. Il Dipartimento della Difesa si aspetta che questa esercitazione con l’India diventi un evento annuale, riporta Defence News.

Tiger Triumph intende aumentare l’interoperabilità e l’efficacia militare Usa-India. L’esercitazione rappresenta un’implementazione tangibile e necessaria di una serie di dichiarazioni strategiche degli Stati Uniti riguardo all’importanza delle partnership internazionali statunitensi in generale e dell’India in particolare. 

La strategia di sicurezza nazionale del 2017 ha detto che gli Stati Uniti accolgono con favore «l’emergere dell’India come potenza globale leader e partner strategico e di difesa più forte», dichiarando che gli Stati Uniti «espanderanno la partnership per la difesa e la sicurezza con l’India».

La National Defense Strategy del 2018 non menzionava esplicitamente l’India, ma ha chiarito che la «competizione tra Stati» rappresentava la massima priorità della Difesa, sottolineando l’importanza della «robusta costellazione di alleati e partner» dell’America. Più recentemente, in un altro documento del Pentagono, 2019 Indo-Pacifico Strategy Report, si metteva in luce l’importanza dell’India per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti: «Un’India militarmente capace ed economicamente prospera può servire come ulteriore centro di potere nella regione per scoraggiare l’aggressione della Cina e aiutare a difendere un’indopacifico libero, aperto ed inclusivo».

Nuova Delhi condivide molte delle preoccupazioni di Washington riguardo a Pechino: l’India è entrata in guerra con la Cina alla fine degli anni Sessanta del Ventesimo secolo; l’India condivide con la Cina un lungo e controverso confine, come sottolineato dal caso Doklam del 2017. Sulla base di questi interessi e valori condivisi, gli Stati Uniti hanno dichiarato l’India nel 2016 un importante partner della Difesa. Washington e Nuova Delhi hanno anche codificato una serie di importanti accordi, tra cui il 2016 Logistics Exchange Memorandum of Agreement, che fornisce l’accesso formale alle strutture militari di ciascun paese per il rifornimento e il supporto logistico; c’è poi l’accordo del 2018 sulle comunicazioni, la compatibilità e la sicurezza, che consente agli Stati Uniti di trasferire in India apparecchiature di comunicazione e dati sicuri.

Di conseguenza, le vendite di armi degli Stati Uniti in India hanno raggiunto i massimi storici: nel 2019, ad esempio, l’aeronautica indiana ha ricevuto la sua prima tranche di elicotteri d’attacco Apache di fabbricazione statunitense.

Luigi Medici