CINA. Pechino pronta alla leadership globale se Washington lasciasse

284

di Antonio Albanese CINA – Pechino 25/01/2017. La Cina non vuole la leadership mondiale, ma potrebbe essere costretta ad assumere questo ruolo se altri fanno un passo indietro. Questo il concetto espresso da diplomatico cinese e ripreso da times of India, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è impegnato a mettere “l’America prima di ogni cosa“ nel suo primo discorso.
Zhang Jun, direttore generale del dipartimento di Economia internazionale del ministero degli Esteri cinese, ha fatto questo commento nel corso di un briefing con i giornalisti stranieri per discutere della visita del presidente Xi Jinping in Svizzera.
A Davos, Xi ha ritratto la Cina come il leader di un mondo globalizzato, in cui solo la cooperazione internazionale può risolvere i grandi problemi; Xi ha inoltre esortato i paesi a resistere all’isolazionismo, segnalando il desiderio di Pechino di giocare un ruolo più importante sulla scena mondiale. Elaborando il tema, Zhang detto che la Cina non aveva alcuna intenzione di cercare la leadership globale ma «se qualcuno dovesse dire che la Cina sta giocando un ruolo di leadership nel mondo, direi che non è la Cina a correre, ma chi guida ora cha ha fatto un passo indietro lasciando il posto alla Cina (…) Se la Cina è chiamata a svolgere quel ruolo di leadership allora la Cina si assumerà le proprie responsabilità», ha poi aggiunto.
La Cina è la seconda più grande economia del mondo, e anche altri paesi si basano su di essa per la loro crescita economica, ha poi detto Zhang: «Abbiamo ancora la speranza che gli Stati Uniti e altre economie occidentali possano continuare a dare un contributo ancora più grande alla ripresa economica mondiale. Abbiamo sentito Trump annunciare che gli Stati Uniti raggiungeranno il quattro per cento di crescita e siamo molto felici di questo». Zhang ha poi detto che Trump non sarebbe stato in grado di raggiungere i suoi obiettivi di crescita economica, se deve anche combattendo delle guerre commerciali: «Una guerra commerciale o una guerra sul tasso di cambio non sarà vantaggiosa per nessuno».