Roussef ancora a rischio impeachment

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BRASILE – Brasilia 11/03/2016. Il governo del Brasile, con un assist dell’ex capo di Stato Luiz Inácio Lula da Silva, ha iniziato la sua campagna politica per evitare la rimozione del presidente Dilma Rousseff con l’impeachment per lo scandalo Petrobras.

Lula ha incontrato a Brasilia il 9 marzo un grande gruppo di senatori e deputati della coalizione di governo e li ha esortati a rimanere uniti nel sostenere la Rousseff. Il suo messaggio è stato destinato principalmente al Partido do Movimento Democrático Brasileiro, Pdmb, che detiene la maggioranza dei seggi sia al Senato che alla Camera bassa. Il Pmdb è guidata dal vice presidente di Rousseff, Michel Temer (nella foto), ed è diviso al suo interno sulla posizione da tenere di fronte alla messa in stato di accusa. Il Pmdb terrà un convegno nazionale il 12 marzo per decidere se lasciare l’alleanza col Partido dos Trabalhadores, Pt, o per lo meno adottare una posizione indipendente che avrebbe liberato i suoi parlamentari in vista di un possibile processo per l’impeachment nel Congresso. Insieme con l’opposizione, le fazioni dissidenti del Pmdb sostengono le proteste anti-governative e pro-impeachment che la società civile ha promosso per il 13 marzo e che dovrebbe portare 3 milioni di persone in piazza in più di 300 città. La spinta politica a mettere sotto accusa Rousseff, con l’accusa di aver violato le leggi di bilancio nel 2014 e nel 2015, è iniziata nella camera bassa del Brasile ai primi di dicembre, anche se la Corte Suprema ha sospeso il processo di un paio di giorni più tardi a causa di “errori procedurali.”
Ma indiscrezioni uscite nella stampa del paese darebbero per probabile la riapertura del procedimento. L’opposizione ha avuto nuovo carburante per la sua protesta dall’irruzione della polizia a casa di Lula al di fuori di San Paolo e dal suo arresto e interrogatorio sul suo presunto ruolo nel sistema di corruzione Petrobras. I pubblici ministeri stanno studiando se Lula abbia accettato pagamenti illeciti da società coinvolte nello scandalo Petrobras, sotto forma di lavori di ristrutturazione in una casa di campagna e in donazioni di lusso per la sua fondazione. L’ex presidente nega ogni addebito. A decine sono stati già coinvolti nello scandalo, Rousseff, ex presidente della compagnia petrolifera succeduta come presidente a Lula nel 2011, non è stata coinvolta nello scandalo. Ma il Partido da Social Democracia Brasileira, o Psdb, all’opposizione, ha confermato l’intenzione di rafforzare la sua lotta per ottenere l’impeachment includendo le accuse per la campagna elettorale del 2014 che sarebbe stata parzialmente finanziata con i soldi delle bustarelle create dai contratti gonfiati di Petrobras.