Ancora proteste a Hong Kong

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CINA – Hong Kong 13/01/2016. Il capo dell’esecutivo di Hong Kong, Leung Chun-Ying, ha delineato il suo programma politico per la città nel 2016 tra numerose proteste.

Le iniziative vanno dalla creazione di un fondo per incoraggiare le start-up tecnologiche a Hong Kong al divieto del commercio di avorio nella città.
Una folto gruppo di manifestanti si è riunito all’esterno dell’edificio per sfogare la sua rabbia contro il governo, Leung ha visto il suo indice di gradimento precipitare a 37,5. L’ultima accusa contro Leung riguarda al scomparsa di cinque librai specializzati in testi sulla politica cinese. Molti ad Hong Kong sospettano che Lee Bo, l’ultimo a scomparire, sia stato arrestato dalle autorità centrali di Pechino dentro Hong Kong. Si tratta, se fosse provato, di una violazione della politica cinese su Hong Kong basata sul principio: “un paese, due sistemi”.
Ma l’unica volta che il libraio si avvicinò durante il discorso politico, il signor Leung non era quello che ha pronunciato il suo nome. Molti altri legislatori sono stati espulsi perché mostravano cartelli sulla scomparsa dei librai. Gli analisti, riporta Channel News Asia, dicono di non essere rimasti sorpresi che Leung abbia focalizzato il suo intervento sul quadro generale economico piuttosto che sulla politica locale, proprio per evitare ulteriori tensioni. Hong Kong ha respinto un piano di riforma elettorale appoggiato da Pechino lo scorso anno; ciò significa che il “sindaco” sarà eletto nel 2017 da un comitato elettorale i cui membri sono scelti da gruppi di interesse, molti die quali legati a Pechino.