CILE – Santiago del Cile 14/04/2016. Un’altra chiesa è stata data alle fiamme il 12 aprile nel sud del Cile.
L’incendio è avvenuto durante l’intensificazione della campagna dei popoli indigeni Mapuche per recuperare le loro terre ancestrali, hanno detto le autorità cilene. Riporta il Latin American Herald Tribune che nel corso degli ultimi due anni, gruppi di indiani mascherati hanno dato fuoco a 12 chiese nella zona, 10 cattoliche e due protestanti, la metà delle quali sono situate nel comune di Ercilla. L’ultimo incidente si è verificato nel comune di Cañete. In situ è stato ritrovato un manifesto di rivendicazione con slogan contro il vescovo cattolico di Villarrica, Javier Stegmeier, che viene accusato di essere complice nella “repressione di Stato” contro il popolo mapuche. Anche il 12 aprile, un altro gruppo di ignoti piromani ha dato fuoco ad una struttura nel settore del lago Lleu Lleu-Lake. L’incendio doloso è stato appiccato dopo gli incontri tra il governatore della regione di Araucania, Andres Jouannet, e i rappresentanti della Chiesa cattolica per cercare una soluzione agli episodi di violenza. Negli ultimi anni i militanti Mapuche hanno bruciato veicoli, cabine di pedaggio autostradale e spedizioni di legname nella lotta per riavere le terre perdute durante una campagna di “pacificazione” contro la popolazione indigena delle regioni di Araucania e Bio Bio svoltasi alla fine del XIX secolo. Il conflitto ha provocato la morte di attivisti mapuche, polizia e contadini, mentre decine di indigeni sono stati condannati per reati contro il patrimonio.