L’Islam tunisino rigetta il Califfato

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TUNISIA – Tunisi. 18/07/14. La testata magharebia ieri ha pubblicato una notizia secondo cui, i Partiti islamici tunisini hanno rimandato al mittente l’annuncio di Abu Bakr al-Baghdadi, che si è auto proclamato leader dello Stato Islamico in Iraq e il Levante (Daash).

Il portavoce ufficiale di Hizb ut-Tahrir di orientamento islamico il militante Reza Haj ha dichiarato a Magharebia, «la nascita di uno stato non è data dalle insurrezioni disordinate, il Messaggero Muhammad, diccela pace sia su di lui, quando ha fondato lo stato della città, tutte le persone erano in attesa che lui arrivasse, non è scritto nel Corano che arrivava entrando con la forza e avrebbe imposto il fatto compiuto». Non solo, secondo i tunisini quello che è mancato è il dialogo con gli altri popoli musulmani. Haj ha dichiarato: «ma quelli dell’organizzazione Daash (ISIS) di derivazione salafita wahhabita non ha parlato con una sola organizzazione o ente, ma hanno imposto il cosiddetto califfato al popolo». Ma a rigettare il califfato sono in molti, sia tra i sunniti che tra gli sciiti. AGC ha pubblicato un articolo in cui anche il gran Muftì dell’Abkhazia sostiene che molti religiosi e filosofi, coloro che sono chiamati a decidere in materia religiosa-politica rigettano la fondazione del califfato e hanno chiesto al suo autoproclamato leader di dimettersi.
«Penso che questo sia il prezzo per la confusione e distorsione dell’Islam. Lo Stato del califfato annunciato in Iraq non ha entità e la sicurezza non esiste, non c’è nemmeno un chiaro programma di governo per il popolo». Ma non è finita, secondo il portavoce, di Hizb ut-Tahrir: «Mi vergogno personalmente di quanto sta accadendo». Altri partiti islamisti tunisini altro detto che non accrediteranno Califfato.
In un discorso pronunciato il 4 luglio, del presidente del Movimento Rinascimento, Rached Ghannouchi, ha annunciato che «la Dichiarazione del Califfato islamico è una scelta irresponsabile». Secondo il leader quello fatto in Iraq è contrario all’Islam.
Ghannouchi ha dchiarato: «Daash (ISIS) è una tragedia che ha colpito l’Ummah islamica. L’Organizzazione si è posta e imposta al popolo, che considera una tragedia e il terrorismo e ha colpito la nazione». Nel frattempo, ha detto che l’Unione internazionale degli Ulema nei giorni scorsi ha dichiarato che l’annuncio del califfato islamico fatto da Daash (ISIS) è giuridicamente nullo, e quindi hanno chiesto alle fazioni islamiche di rispettare i concetti islamici che hanno sovranità tra la gente.