Secondo l’ambasciatore delle Filippine a Pechino, il rischio di “errori di calcolo” e conflitti armati nel Mar Cinese Meridionale stanno aumentando man mano che la Cina comincia a sfidare il dominio degli Stati Uniti nelle acque di quel mare. L’ambasciatore Chito Sta Romana ha detto che l’equilibrio di potere nella regione si sta spostando, mentre le due potenze globali si contendono il controllo delle acque.
Ha aggiunto che le Filippine non dovrebbero essere coinvolte in questa rivalità marittima. Mentre prima il Mar Cinese Meridionale era dominato dalla Settima Flotta degli Stati Uniti, ora la Marina cinese sta cominciando a sfidarne il predominio; Sta Romana ha anche detto che il Mar Cinese Meridionale non era diventato «un lago cinese», riporta il South China Morning Post. «Guardate la portaerei degli Stati Uniti, sta ancora attraversando il Mar Cinese Meridionale», ha aggiunto, riferendosi all’USS Carl Vinson, che ha pattugliato le acque contese ed è in visita nelle Filippine (nella foto).
Gli Stati Uniti sono inoltre in procinto di inviare una portaerei in Vietnam a marzo, la prima volta da oltre quarant’anni. Ma la presenza della nave da guerra Usa non riuscirebbe a cambiare il vantaggio stabilito dalla Cina nella regione, secondo l’Accademia cinese delle scienze sociali, secondo cui le visite delle portaerei sono solo simboliche, per dimostrare che gli Usa hanno ancora una presenza militare nella regione e che è ancora un egemone.
«Con il programma di presenza militare sulle tre principali isole del Mar Cinese Meridionale, la Cina ha costruito una rete efficace di raccolta di intelligence e capacità di difesa, ha detto l’ammiraglio Harry Harris, capo del Comando del Pacifico degli Stati Uniti.
Secondo la fondazione di Manila Asia-Pacific Pathways to Progress Foundation, le attività della Cina nel Mar Cinese Manila sono un vero e proprio cambio di gioco che ha sfidato il precedente predominio degli Stati Uniti nella regione. La Cina oggi ha un vantaggio strategico nel Mar Cinese Meridionale e come alleato degli Usa, Manila potrebbe essere coinvolta e colpita nel fuoco incrociato, un’ipotesi che Manila non vuole diventi reale.
Luigi Medici