
Il Canada sta spingendo diplomaticamente per ottenere il maggiore consenso internazionale possibile per il piano di mantenimento della pace in Ucraina.
«In tutto il mondo il Canada ha fatto colloqui sulla fattibilità e l’utilità di operazioni di mantenimento della pace e di polizia in Ucraina (…) Il nostro governo è al centro degli sforzi internazionali per sostenere l’Ucraina e stiamo lavorando duramente per assicurare che qualsiasi sforzo di mantenimento della pace garantisca la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina», ha dichiarato Chrystia Freeland, ministro degli Affari esteri, il 9 novembre, ripresa da Rferl. Inoltre, il Primo Ministro canadese Justin Trudeau ha discusso su questo punto con il suo omologo tedesco, Angela Merkel.
Più di 10.000 persone sono rimaste uccise nella guerra nel Donbas. L’Ucraina ha proposto di mettere forze di pace delle Nazioni Unite lungo i suoi confini per garantire che le truppe e le armi russe non entrino nel paese, proposta respinta da Mosca. Il Presidente russo Vladimir Putin ha recentemente suggerito di mettere forze di pace vicino alla linea di demarcazione tra le forze governative e i separatisti dell’Ucraina orientale per proteggere gli osservatori internazionali che stanno monitorando il conflitto. Kiev si è opposta, ma ha dichiarato di essere disposta a negoziarla, perché avrebbe “congelato” la presenza di Mosca nel territorio ucraino.
Non è chiaro se Ottawa sarebbe stata disposta a fornire truppe per partecipare ad un’operazione di mantenimento della pace in Ucraina. Il partito conservatore, all’opposizione, sostiene la spinta diplomatica per una missione di mantenimento della pace in Ucraina. Il Canada ha una popolazione di 1,3 milioni di abitanti con ascendenza ucraina, un fattore che ha portato i leader politici canadesi di tutte le parti a schierarsi con forza con Kiev nel conflitto.
All’inizio di quest’anno, Ottawa ha annunciato la proroga, fino al 2019, di una missione militare per addestrare i soldati ucraini, e i due paesi hanno formalizzato un patto di cooperazione per la difesa.
Luigi Medici