YEMEN. Rimpatrio o espulsione? Il dramma degli esuli yemeniti che rientrano

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Migliaia di ex espatriati yemeniti oggi rientrati nel paese, stanno bruciando i loro risparmi per sopravvivere dopo essere stati costretti a lasciare l’Arabia Saudita a causa delle nuove tasse, aggiungendo un nuovo fardello al paese in guerra, e attanagliato dalla peggiore crisi umanitaria recente.

L’afflusso inverso degli yemeniti è iniziato nel 2017, poco dopo che l’Arabia Saudita ha imposto nuove tasse agli espatriati e ai loro familiari come parte di una campagna saudita per portare più sauditi nella forza lavoro e generare reddito. Per gli yemeniti, le tasse saudite sono stati devastanti, poiché le misure saudite sono arrivate durante le operazioni militari della coalizione guidata dall’Arabia Saudita nel loro paese d’origine, riporta Asia Times. 

Riyad ha lanciato le operazioni contro gli Houthi nel marzo 2015 con l’obiettivo di riportare al potere il governo riconosciuto a livello internazionale. Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, il lungo intervento ha scatenato scontri feroci che hanno distrutto le infrastrutture del paese e spinto più di due milioni di persone a fuggire dalle loro case. 

La maggior parte degli espatriati di ritorno si sono stabiliti nelle aree relativamente sicure del sud e del centro dello Yemen che sono sotto il controllo del governo di Abedrabbo Mansour Hadi. Ma le autorità locali affermano di non poter far fronte all’afflusso simultaneo di espatriati di ritorno, sfollati interni allo Yemen e migranti africani che arrivano nello Yemen nella speranza di trovare lavoro nel Golfo.

Il generale Faraj Al Bahsani, governatore dell’Hadramout, afferma che ben 13.000 espatriati, molti con mogli e figli, sono arrivati nella provincia dall’Arabia Saudita tra il 2017 e il 2019, facendo una grande pressione su ospedali, scuole ed elettricità. Quasi 3.000 appezzamenti di terra nelle città di Al Mukalla, Ghyal Bawazer e Sheher saranno distribuiti ai rimpatriati, ha detto Bahsani.

In televisione e sui social media, l’esodo degli yemeniti dalla vicina Arabia Saudita viene spesso definito come “espulsione”. Le autorità di Riyad hanno respinto il termine, dicendo che gli yemeniti sono solo un gruppo tra i 10 milioni di espatriati che devono rispettare le nuove leggi.

Antonio Albanese