YEMEN. MBZ a processo in Francia per crimini di guerra

226

Le autorità francesi stanno aprendo un’indagine sulle accuse secondo cui il principe ereditario di Abu Dhabi, Mohammed bin Zayed, principe ereditario di Abu Dhabi, sarebbe stato complice di atti di tortura. Secondo quanto riporta Afp, che cita fonti a conoscenza del caso, un magistrato inquirente francese è stato incaricato di condurre l’indagine, in particolare per esaminare la condotta nella guerra in corso nello Yemen.

Una prima indagine sulla questione è stata aperta lo scorso ottobre, dopo che due denunce erano state presentate quando il principe Mbz è arrivato a Parigi nel 2018. Oltre ad essere uno stretto alleato del principe ereditario saudita Mbs, Mohammed bin Salman, Mbz ha anche costruito una forte alleanza con il presidente francese Emmanuel Macron.

Gli Emirati Arabi Uniti avevano inizialmente fatto parte della coalizione guidata dall’Arabia Saudita nello Yemen, combattendo il gruppo di ribelli Houthi che nel 2014 si era impadronito di gran parte del Paese, compresa la capitale Sanaa.

Da allora, Abu Dhabi si è mossa per sostenere il Consiglio di transizione meridionale, che combatte le forze fedeli al presidente in esilio Abd Rabbuh Mansour Hadi. Il Cst e le forze di Hadi erano stati in precedenza alleati nel complicato conflitto dello Yemen, e hanno combattuto insieme nella guerra contro gli Houthi. Lo scorso agosto, il Cst ha poi rivolto contro il governo riconosciuto a livello internazionale e ha preso il controllo della città portuale meridionale di Aden.

Sei yemeniti hanno presentato una denuncia a un giudice francese a Parigi, specializzato in crimini contro l’umanità: «I miei clienti accolgono con favore l’apertura di questa indagine e nutrono grandi speranze nella giustizia francese», ha detto il loro avvocato Joseph Breham. La denuncia degli yemeniti si concentra sulle accuse di tortura commesse nei centri di detenzione controllati dagli Emirati Arabi Uniti in territorio yemenita.

L’accusa a Mbz, in qualità di comandante in capo delle forze armate degli Emirati Arabi Uniti, è di aver fornito «i mezzi e gli ordini per l’esecuzione di queste violazioni». Accuse come questa possono essere giudicate in Francia sulla base di una giurisdizione universale, che permette ai tribunali di prendere in carico i casi anche se i presunti crimini sono avvenuti in territorio straniero.

La guerra dello Yemen ha visto decine di migliaia di morti, circa quattro milioni di sfollati, e ha lasciato l’80 per cento dei 29 milioni di persone del Paese dipendenti dagli aiuti per la sopravvivenza. L’Onu l’ha dichiarata la «peggiore crisi umanitaria del mondo», poiché l’artiglieria pesante e gli attacchi aerei hanno ostacolato l’accesso alle cure sanitarie e aumentato la pressione sulle poche strutture ancora funzionanti, ricorda Middle East Eye.

Lucia Giannini