YEMEN. Faide interne decimano gli Houthi

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L’esercito yemenita ha rivelato che le milizie Houthi hanno liquidato 10 dei loro importanti collaboratori, compresi i militari, in un certo numero di province sotto il loro controllo. Le esecuzioni sono state giustificate alla luce delle differenze Houthi sulla divisione del potere e sulla distribuzione dei fondi sequestrati attraverso la riscossione delle tasse e il taglieggiamento di negozi e imprese.

Le crescenti controversie tra i comandanti sul campo sono aumentate, fino ad arrivare alle minacce sotto la forza delle armi contro i collaboratori delle milizie delle province settentrionali. I servizi segreti dell’esercito si aspettavano un peggioramento della situazione nei prossimi giorni a causa della diminuzione del numero dei combattenti e della scarsità di risorse finanziarie destinate all’invio in prima linea di militanti di età diverse, riporta Asharq Al Aswat.

Le milizie hanno fatto ricorso al reclutamento di bambini soldato, con più di 500 bambini presenti su diversi fronti della costa occidentale. Hanno anche portato circa 100 bambini a Hodeidah dopo averli addestrati in campi chiamati “centri estivi”.

Il processo di eliminazione è iniziato con le contro accuse dei media, seguite da attacchi militari tra comandanti delle milizie e collaboratori, che hanno portato all’esecuzione di 10 figure di spicco che lavorano nei loro ranghi, ha detto il portavoce dell’esercito nazionale yemenita, il generale di brigata Abdo Abdullah Majali.

Majali ha detto che le azioni delle milizie non si sono fermate qui. Hanno effettuato rapimenti su larga scala di collaboratori, mettendoli in prigione. Ha sottolineato che le milizie hanno inoltre condotto un’operazione militare contro i civili delle province che cadono sotto il loro controllo per intimidirli.

Secondo Majali, le milizie hanno beneficiato dei “centri estivi” per attrarre centinaia di bambini e addestrarli a portare armi e piantare mine terrestri. Ha chiesto alle Nazioni Unite e alle parti interessate di intervenire e porre fine a queste violazioni, esortando anche i genitori a impedire ai loro figli di recarsi in questi campi.

Inoltre, Majali ha sottolineato che le milizie sfruttano la loro presenza nei porti del nord per contrabbandare armi e munizioni dai porti di Hodeidah, Salif e Ras Issa, rilevando che l’esercito controlla i contrabbandieri e le loro tecniche di contrabbando, per elaborare piani adeguati per controllarli.

Tommaso dal Passo