YEMEN. Bambini uccisi da colera e malnutrizione

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In Yemen, la peggiore epidemia di colera del mondo si sta diffondendo nel paese già sconvolto da  una grande crisi umanitaria, un paese in cui le strutture sanitarie di tutto il paese sono state distrutte, facilitando le condizioni ideali per la diffusione di malattie, secondo le Nazioni Unite.

«Il paese è all’orlo della carestia, con oltre il 60 per cento della popolazione che non sa avrà ancora un pasto», hanno dichiarato Anthony Lake, direttore esecutivo dell’Unicef,  il direttore esecutivo del World Food Programme, David Beasley e il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Dopo aver concluso una visita congiunta alla nazione, i capi delle agenzie hanno sottolineato che quasi due milioni di bambini di Yemen sono malnutriti e che «la malnutrizione li rende più suscettibili al colera: le malattie creano una malnutrizione (… ) una combinazione viziosa».

Insieme in Yemen, i tre hanno assistito all’escalation della crisi umanitaria, osservando che negli ultimi tre mesi sono stati registrati 400.000 casi di colera e quasi 1.900 decessi.

«In un ospedale abbiamo visitato i bambini che non riescono a respirare, abbiamo parlato con famiglie  (…)  Abbiamo visto come le infrastrutture vitali, come le strutture sanitarie e idriche, siano state danneggiate o distrutte». Migliaia di operatori sanitari, non pagati da quasi un anno, sono ancora in servizio. Nel caos, circa 16.000 volontari vanno di casa in casa, spiegando alle famiglie come proteggersi dalla diarrea e dal colera, mentre medici, infermieri lavorano per salvare vite umane. Nonostante non siano stati pagati da più di 10 mesi, molti dei 30.000 operatori sanitari continuano a lavorare: «Per quanto riguarda le nostre agenzie, faremo del nostro meglio per sostenere questi operatori sanitari estremamente dedicati con incentivi e stipendi (…) Abbiamo anche visto il lavoro vitale svolto dalle autorità locali e delle Ong sostenute dalle agenzie umanitarie internazionali, tra cui le nostre. Abbiamo istituito più di 1.000 centri di trattamento diarrea e angoli di reidratazione».

Le agenzie dell’ONU sottolineano che la fornitura di integratori alimentari e di forniture mediche è in corso, così come la ricostruzione delle infrastrutture, inclusi gli ospedali, i centri sanitari e la rete idrica: «Stiamo lavorando con la Banca mondiale in un partenariato innovativo che risponde alle esigenze in loco e aiuta a mantenere le istituzioni sanitarie locali». Le Nazioni Unite hanno anche rilevato che oltre il 99 per cento delle persone infette da colera con accesso ai servizi sanitari sono sopravvissute e il numero di bambini affetti da grave malnutrizione acuta è stato stimato quest’anno a 385.000; quasi l’80 per cento dei bambini dello Yemen necessitano di assistenza umanitaria immediata.

Maddalena Ingrao