Pakistan: nessun contingente in Yemen

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PAKISTAN – Lahore. 28/03/15. Il primo ministro pakistano Nawaz Sharif, che ha recentemente visitato l’Arabia Saudita, con gli occhi puntati sulla sessione di chiusura della diciottesima riunione dell’Associazione dell’Asia meridionale per la cooperazione regionale in summit Katmandu, in Nepal, 27 novembre 2014 ha detto che si rifiuta di unirsi all’alleanza anti-Iran. Fonte al-Monitor

 

La campagna dell’Arabia Saudita che vuole creare una vasta alleanza sunnita per contenere l’Iran ha apparentemente sofferto una battuta d’arresto dal Pakistan. Islamabad ha scelto, almeno per ora, per evitare di rimanere impigliati nella guerra fredda settaria tra Riad e Teheran. Nessuna truppa pakistana verrà inviata per aiutare la guardia di frontiera saudita con lo Yemen del Nord attualmente controllato dalle forze sciite iraniane Houthi. All’inizio di questo mese, il primo ministro pakistano Nawaz Sharif è stato invitato nel regno per colloqui urgenti con il re Salman bin Abdul-Aziz Al Saud e i suoi consiglieri. Il re ha incontrato Sharif all’aeroporto per sottolineare l’importanza dei colloqui. Il tema principale è stato l’aggressione iraniana al mondo arabo e la scadenza imminente dei P5 + 1 i negoziati sul progetto nucleare iraniano. Il re voleva rassicurazioni da Sharif che il Pakistan si sarebbe allineato con l’Arabia Saudita e i suoi alleati arabi sunniti contro l’Iran, in particolare nella guerra per procura in corso nello Yemen. Salman nel dettaglio voleva un contingente militare pakistano in appoggio alle forze del regno per difendere il confine sud-ovest, vulnerabile, nel nord dello Yemen dove gli Houthi controllato l’area, il contingente doveva servire come una forza di assalto per scoraggiare l’aggressione iraniana. C’è un precedente di un contingente pakistanoin sostegno all’Arabia Saudita. Dopo la Rivoluzione iraniana, il dittatore pakistano Mohammad Zia ul-Haq ha inviato una élite pakistana la brigata corazzata nel Regno, su richiesta di Re Fahd per scoraggiare eventuali minacce per il paese. In tutto, circa 40.000 pakistani hanno combattuto nella brigata su più di un decennio. Oggi solo alcuni consiglieri pakistani ed esperti servono nel regno. Secondo fonti pakistane, Sharif ha a malincuore deciso di non inviare truppe in Arabia Saudita, per ora. Sharif ha promesso una più stretta collaborazione in materia di antiterrorismo e cooperazione militare. Il Pakistan si è anche rifiutato di spostare la sua ambasciata in Yemen, da Sanaa ad Aden, come i sauditi e gli altri stati del Consiglio di Cooperazione del Golfo prendendo così le distanze dagli Houthi. I pakistani si sentono oberati di fronte al nemico tradizionale, India, e la crescente minaccia del talebani pakistani. Il Pakistan ha le sue gravi tensioni settarie e violenze. Circa il 20% dei pakistani è sciita e la violenza settaria si è intensificata negli ultimi anni. I gruppi legati ad al-Qaeda, come Lashkar-e-Jhangvi hanno preso di mira le moschee sciite e scuole per gli attentati suicidi. L’Iran ha anche cellule in Pakistan che hanno attaccato obiettivi sunniti in passato. Di fronte a queste difficoltà a casa, Sharif ha motivato il diniego di contingente al re Salman. Sharif è per sua natura un uomo prudente e molto deliberata decisore. Egli lascia attentamente aperta la possibilità di schierare truppe al regno in futuro, se la situazione della sicurezza peggiora. Il Pakistan resta uno stretto alleato saudita. La connessione nucleare pakistana e ambiguo e misterioso con l’Arabia Saudita rimarrà nascosta. Il Principe ereditario Muqrin ha promesso 4 miliardi di dollari di investimenti in Egitto in occasione della conferenza di Sharm el-Sheikh di questa settimana, e il Kuwait e gli Emirati Arabi Uniti hanno promesso lo stesso, raddoppiando così il loro sostegno al Cairo. Ma l’Egitto è riluttante a inviare truppe, in particolare per le operazioni in tutto lo Yemen. Gli egiziani hanno ancora amari ricordi del loro intervento disastroso in Yemen nel 1960.  Quindi per ora il ministro della Difesa saudita il principe Mohammed bin Salman, il figlio del re, dovrà pianificare su come affrontare le minacce Houthi al confine solo con le truppe saudite. E per ora le truppe saudite non se la sono cavata bene negli scontri contro gli Houthi.