
Nello Yemen dei conflitti si sta consumando una crisi nella crisi: la città di Aden è entrata nel buio più completo a causa della chiusura quasi totale delle centrali elettriche, provocando un aumento delle ore di blackout e un’escalation delle proteste della popolazione.
La popolazione di Aden chiede al Consiglio presidenziale e al governo di intervenire urgentemente, fornire combustibile elettrico e porre fine alla crisi elettrica, che si aggrava da anni. Secondo le informazioni ottenute da Baksh, il periodo di interruzione della corrente raggiunge più di 9 ore, rispetto a sole due ore circa di funzionamento.
L’anno 2024 si è concluso con una crisi elettrica ad Aden a seguito dell’interruzione quasi completa delle centrali di produzione di energia da martedì 31 dicembre 2024, ad eccezione della centrale solare e di un numero limitato di centrali che funzionano con capacità limitata, secondo i follow-up di Baksh.
Il quotidiano Aden Al-Ghad cita fonti che lavorano presso la Aden Electricity Corporation secondo cui la maggior parte delle stazioni di generazione, inclusa la stazione Petro Masilah “Al-Rais”, che funziona con petrolio greggio, hanno smesso di funzionare a causa dell’esaurimento delle scorte di carburante di diesel e petrolio greggio.
Secondo le osservazioni di Baksh, l’azienda elettrica ha ripetutamente fatto appello al governo affinché fornisse quantità urgenti di carburante, e molte richieste sono state ignorate nonostante le ripetute conferme che le centrali elettriche stavano per essere definitivamente fuori servizio.
C’è un’instabilità nell’approvvigionamento della Società elettrica con gasolio e petrolio greggio, che a sua volta influisce sul livello dei servizi pubblici, mentre non ci sono soluzioni radicali da parte delle autorità competenti.
Lucia Giannini
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